Ue-17: Pil secondo trimestre frena a +0,2%, Italia +0,3%

ROMA – Rallenta la crescita in Europa: il prodotto interno lordo nel secondo trimestre e' cresciuto dello 0,2% sia in Eurolandia sia nella Ue a 27 rispetto al trimestre precedente; nel primo trimestre, per entrambe le aree, la crescita congiunturale dell'economia era stata pari a +0,8%.

Lo rende noto Eurostat, aggiungendo che su base tendenziale, ovvero rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, nel periodo aprile-giugno 2011 la crescita in Europa e' stata dell'1,7% (era +2,5% nel primo trimestre).

In Italia nel secondo trimestre la crescita del Pil e' stata su base congiunturale pari a +0,3% e su base tendenziale a +0,8%.

Economia ferma ad una crescita 'zero' in Francia e Portogallo; quasi in stallo anche in Germania e Paesi Bassi dove l'aumento, su base congiunturale nel secondo trimestre di quest'anno e' stato pari a +0,1%. La Spagna e il Regno Unito hanno visto una crescita del Pil, rispetto al primo trimestre 2011, dello 0,2%.

L'Italia, con +0,3% e' lievemente sopra alla media europea (+0,2%). Su base tendenziale l'Italia pero' e' cresciuta la meta' rispetto alla media (+0,8% su una media di 1,7%). Crescita debole, ad aprile-giugno rispetto al secondo trimestre 2010 anche per il Regno Unito: +0,7%.

Per la Germania la crescita tendenziale dell'economia e' invece del 2,8%, per la Francia dell'1,6%. Il commercio estero dell'eurozona a giugno 2011 ha registrato un avanzo di 0,9 miliardi di euro, in crescita rispetto all'attivo di 0,7 miliardi dello stesso mese del 2010. E' quanto fa sapere Eurostat nella prima stima, ricordando come a maggio del 2011 il saldo fosse di 0,2 miliardi di euro (contro un deficit di 4,9 miliardi di maggio 2010).

Guardando ai flussi in entrata e in uscita, a giugno le esportazioni su base mensile sono calate del 4,7% e le importazioni del 4,1% (dati destagionalizzati).

Per l'Ue a 27, invece, si registra, sempre a giugno, un deficit di 12,2 miliardi di euro, contro gli 11,1 miliardi segnati nello stesso mese del 2010.

Quanto ai risultati dettagliati segnati tra gennaio e maggio 2011, si nota come a pesare sul deficit dell'Ue sia soprattutto l'aumento sensibile di quello del settore dell'energia (a -154,7 miliardi di euro in gennaio-maggio 2011, contro i -119,3 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno prima).

Per quanto riguarda i singoli Stati, il surplus piu' consistente e' quello registrato in Germania (+65,9 miliardi in gennaio-maggio 2011), seguita dall'Olanda (+20,2 miliardi) e dall'Irlanda (+16,9 miliardi). Mentre l'Italia e' in disavanzo (-20,3%).

Published by
luiss_vcontursi