UE/ Diktat agli Stati membri: pagate in 30 giorni

Pugno di ferro della Comunità europea di fronte alla palese crisi di liquidità che travolge l’economia. Le amministrazioni pubbliche degli Stati membri sono colpevoli di pagare in gran ritardo o di non pagare le imprese e le aziende cui sono state affidate commesse. Allora l’ordine perentorio che arriva da Bruxelles è: pagate entro 30 giorni. Il buco provocato dai ritardi viene già calcolato in 1,9 milioni di euro.

La cifra giustifica il timore di fallimenti e bancarotte. La direttiva che stringe il collo agli stati membri, impegnati a far rispettare i tempi, prevede tutta una serie di misure “punitive”. In Italia il 70 per cento delle imprese denuncia ritardi nei pagamenti pubblici, nel nord est l’attesa è sui 110 giorni.


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fmanzitti