Ue, la ripresa c’è ma in Italia è più lenta

”L’economia europea è chiaramente sulla via della ripresa, in maniera più forte di quanto previsto nella scorsa primavera”. Ma questa ripresa ”resta fragile”, soprattutto per ”la grande incertezza” sull’evoluzione della situazione a livello mondiale. Cosi’ il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta le nuove previsioni economiche di Bruxelles per il 2010.

La ripresa dell’Italia appare ”moderata” e trainata principalmente dal settore industriale, ‘grazie al rimbalzo delle esportazioni dopo il collasso del 2009”. Ma ”la situazione ancora fragile del mercato del lavoro continuerà a pesare sulla dinamica dei consumi privati”. Questa la fotografia sulla crescita economica nel nostro Paese scattata dalla Commissione Ue, che nelle sue previsioni intermedie, rese note oggi, prevede un Pil 2010 all’1,1% rispetto all’1,7% stimato per la media dell’Eurozona.

La Commissione Ue rivede decisamente al rialzo le previsioni di crescita dell’economia europea per il 2010: il Pil dell’Eurozona, infatti, si attestera’ all’1,7%, contro lo 0,9% stimato in primavera. La Ue nel suo insieme crescerà dell’1,8%. A trainare la ripresa del Vecchio Continente sono Germania e Polonia, che cresceranno quest’anno del 3,4%, seguite da Olanda (+1,9%), Regno Unito (+1,7%) e Francia (+1,6%). Il Pil italiano si attesterà, secondo Bruxelles, a +1,1% (in rialzo rispetto allo 0,8% previsto in maggio). Resta in recessione la Spagna (-0,3%).

Per quanto riguarda l’inflazione nella zona euro si attesterà nel 2010 all’1,4%, leggermente al di sotto delle precedenti previsioni (1,5%). Indice dei prezzi al consumo rivisto al ribasso anche per l’Italia, per la quale Bruxelles prevede l’1,6% (come Francia e Spagna) contro la precedente stima dell’1,8% L’inflazione piu’ alta riguarda il Regno Unito (3,0%), seguito dalla Polonia (2,6%). La previsione per la Germania, così come per i Paesi Bassi, è dell’1,1%. Nell’intera Ue Bruxelles prevede l’1,8%.

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Elisa D'Alto