La Francia annuncia un ricorso contro la decisione della Commissione europea di inviare un parere motivato al governo francese, seconda e ultima tappa della procedura di infrazione al Trattato Ue prima di un eventuale ricorso alla Corte di giustizia europea.
L’attuale legislazione di Parigi sullo scudo fiscale permette ai ricchi di non pagare più del 50% dei loro redditi annui in tasse.
Oggi, 28 ottobre, Bruxelles ha chiesto alla Francia di non discriminare, nell’ambito delle norme sullo scudo fiscale, i cittadini europei non residenti, rispetto ai benefici fiscali di cui godono i cittadini francesi.
”E’ un parere della Commissione – ha commentato il ministro dell’Economia francese Christine Lagarde – un parere motivato, contro il quale possiamo presentare ricorso ed è ciò che faremo”.
Per Lagarde, Bruxelles ”auspica che le tasse pagate fuori dalla Francia siano tenute in conto nel calcolo dello scudo fiscale”. ”In pratica – ha proseguito – ciò porterebbe lo Stato francese a rimborsare ai contribuenti una parte delle imposte pagate fuori dal nostro Paese. Posso capire la logica comunitaria, ma non mi pare del tutto legittimo”.
Il ministro ha tuttavia sottolineato che questi rilievi dimostrano come lo scudo fiscale – ”messo in pratica in modo del tutto legittimo” dal presidente Nicolas Sarkozy – debba essere ”rivisto in profondita”’.