Le svalutazioni su crediti hanno così eroso l’utile lordo a 387 milioni. A fine settembre, scrive ancora il Sole 24 Ore, l’Italia contribuiva per circa il 30% alla formazione degli utili operativi consolidati. Per quanto riguarda gli obiettivi 2011 sembra siano “assai rilevanti”.
Unicredit quindi punterebbe ad arrivare a fine anno con un utile netto delle attività italiane di 594 milioni grazie a ricavi superiori a 10,12 miliardi che dovrebbero portare a un risultato di gestione di 4,59 miliardi e un utile lordo di 1,35 miliardi. Lo scopo sarebbe quello di ridurre il costo del rischio di 500 milioni quest’anno incrementando di oltre 200 milioni sia il margine da interessi che quello da servizi. Nel 2011 si punta sulla “ripartenza degli impieghi ‘buoni’ a famiglie e imprese, l’aumento del rapporto tra ricavi e risk-weighted asset anche con il cross-selling tra diverse fasce di clientela”, la riduzione del costo della provvista.
Secondo il Sole 24 Ore inoltre il direttore generale Roberto Nicastro ha presentato i due manager “che entrano nella squadra italiana con funzioni e responsabilità di primo piano: sono Giovanni Albanese, chief risk officer nazionale, e Gianluca Totaro, responsabile risorse umane Italia”.