Ghizzoni: “Unicredit non sarà più una banca universale all’estero”

Unicredit rimarrà un gruppo europeo ma non sarà più ‘banca universale’ in tutti i Paesi nel quale Piazza Cordusio è presente. E’ uno dei passaggi del discorso del nuovo amministratore delegato Federico Ghizzoni a 400 manager in una conferenza via web questa mattina, nel corso della quale il nuovo numero uno della banca, ha anche insistito, parlando più in generale di Italia ed estero, sulla necessità di concentrarsi sul business per migliorare i risultati e la redditività in tempi ragionevoli.

Riguardo alla presenza in Europa, dove il gruppo non intende ridurre la sua esposizione, ma anzi punta ad accrescere i ricavi, l’idea è di cominciare a ragionare nei prossimi mesi su un piano di rifocalizzazione nei diversi mercati. Secondo quanto riferiscono fonti finanziarie Ghizzoni avrebbe indicato che non in tutti i Paesi dell’Est Europa il gruppo italiano manterrà per forza l’ attività retail (sportelli), quella corporate rivolta ai clienti-aziende e l’investment banking. Mentre c’è da attendersi che Unicredit punti a essere sempre più ‘banca universale’ in Russia, Polonia, Turchia e Repubblica Ceca, in altri Paesi minori, al gruppo potrebbe convenire investire solo su alcune attivita’.

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