MILANO – L’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, il direttore generale Roberto Nicastro e il vice direttore generale Paolo Fiorentino rinunciano ai bonus. Stessa scelta da parte del direttore finanziario, del chief risk officer e dei responsabili Legal & compliance, audit e risorse umane che ”in considerazione delle condizioni di quadro generale” hanno detto no al ”riconoscimento della retribuzione variabile legata ai risultati raggiunti” nel 2012. Tagliati poi i bonus ad altri 115 manager.
In una nota diffusa dopo il Cda del gruppo bancario, dedicato alle retribuzioni, anche alla luce delle linee guida delle autorità sulla materia, e a preparare i documenti in vista dell’assemblea di bilancio dell’11 maggio, si legge che il board ha ”espresso un sincero apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal top management” riferendosi alla rinuncia di Ghizzoni e del vertice dell’istituto.
Il board ha poi ”deliberato di riconoscere solo al restante personale del gruppo il pagamento dei bonus, che vedranno peraltro per gli executive (primi 115 manager del gruppo) una riduzione di circa il 50% rispetto all’opportunità variabile complessiva”. Più dell’80% di tali incentivi verrà differito nei prossimi anni e sarà legato al raggiungimento di ulteriori condizioni di performance future.
Gli stipendi. Al Ceo di UniCredit Federico Ghizzoni vanno 1,94 milioni di stipendio complessivo per l’esercizio 2012. E’ quanto emerge dal documento sulla politica remunerativa del gruppo depositato in vista dell’assemblea degli azionisti. La cifra si compone di 1,57 milioni di retribuzione a cui si aggiungono 129 mila euro circa di bonus e 228 mila euro in benefici non monetari. Al direttore generale Roberto Nicastro vanno invece 1,769 milioni di euro di cui 1,3 milioni a titolo di retribuzione e circa 200 mila come bonus e altri 268 mila come benefici non monetari.
