MILANO, 28 NOV – Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato il sequestro disposto dalla Procura nelle scorse settimane di 245 milioni di euro nei confronti di Unicredit nell’ambito dell’inchiesta ‘Brontos’ che vede indagato tra gli altri l’ex ad della banca Alessandro Profumo. Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo nelle scorse settimane aveva disposto il sequestro di 245 milioni di euro a carico di Unicredit, cifra indicata dagli inquirenti come presunto ‘profitto’ realizzato dalla banca attraverso una complessa operazione di finanza strutturata, denominata ‘Brontos’, che secondo gli inquirenti, nascondeva una presunta frode fiscale. Nei giorni scorsi, il pm Robledo aveva chiuso le indagini nei confronti in totale di una ventina di persone, tra cui anche l’ex ad della banca Alessandro Profumo, che risponde di dichiarazione fraudolenta dei redditi.
Nei giorni scorsi, davanti al collegio del Riesame, presieduto da Paolo Micara, i legali di Unicredit hanno discusso il ricorso incentrato sia sulla natura del sequestro disposto dalla Procura di Milano che sulla competenza territoriale dei magistrati milanesi ad indagare. Secondo i legali di Unicredit, infatti, i pm non avrebbero potuto sequestrare la somma all’istituto perche’ il reato di dichiarazione fraudolenta dei redditi non comporta la responsabilita’ amministrativa dell’ente in base alla legge 231 del 2001. Inoltre, i legali avevano spiegato che le carte devono essere trasmesse o a Roma o a Bologna o a Verona, dove sono le sedi di Unicredit e delle altre societa’ del gruppo che hanno partecipato all’operazione. Anche la Procura di Roma nei giorni scorsi aveva chiesto a quella di Milano la trasmissione degli atti dell’inchiesta. Al momento, da quanto si e’ appreso, nel dispositivo del Tribunale dei Riesame (le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni) si fa riferimento solo all’annullamento del sequestro disposto dai giudici, senza ulteriori indicazioni.