
Unicredit ha chiuso il terzo trimestre del 2009 con un utile netto di 394 milioni di euro (contro i 551 milioni dello stesso periodo del 2008) portando così il risultato dei primi nove mesi dell’anno a 1.331 milioni (contro i 3.424 milioni del 2008).
Il “consensus” degli analisti prevedeva per il trimestre un utile netto di 392 milioni e quindi, per i nove mesi, profitti per 1.329 milioni. Il risultato è dunque in linea con le attese.
Nel complesso l’utile dei nove mesi è sceso del 51,6% rispetto allo stesso periodo del 2008. I profitti trimestrali registrano un leggero rallentamento rispetto ai 490 milioni di euro realizzati nel secondo trimestre e ai 447 milioni del primo.
«L’andamento trimestrale – si legge in una nota – conferma la capacità del gruppo di generare utile e capitale, pur riflettendo proventi da negoziazioni inferiori agli eccezionali livelli del secondo trimestre dell’anno precedente e gli effetti negativi sui margini dei depositi del contesto di tassi estremamente bassi».
«Il terzo trimestre 2009 – spiega ancora Unicredit – evidenzia anche un rallentamento della crescita dei crediti problematici ed un ulteriore miglioramento della struttura dello stato patrimoniale, posizionando il gruppo in ottima condizione per beneficiare di miglioramenti del contesto macroeconomico». Tra gli “sviluppi interessanti” registrati nel trimestre appena chiuso rispetto al precedente, il gruppo guidato da Profumo segnala la crescita delle commissioni nette, la buona tenuta del risultato netto di negoziazione, copertura e fair value ed una ulteriore flessione dei costi operativi mentre pesa «una riduzione trimestre su trimestre del margine di interesse».
Tornando ai conti, i primi nove mesi dell’anno si sono chiusi con un margine d’intermediazione (ricavi) salito a 21.129 milioni (+1,7% ma + 7,0% a cambi e perimetro costanti) mentre nel trimestre i ricavi sono stati di 6.731 milioni (+5,9% il risultato normalizzato), in flessione – anche per effetto di stagionalità e di elementi non ricorrenti – rispetto ai 7.836 milioni del secondo trimestre. Tengono nei nove mesi gli interessi netti (-1,9% ma +3% il dato normalizzato) nonostante il forte calo registrato nel terzo trimestre rispetto al secondo (in flessione di 783 milioni a 3.927 milioni). Le commissioni nette calano a 5.666 milioni (-19,1% sul 2008) ma mostrano segnali di ripresa trimestre su trimestre.
Contribuisce a sostenere i conti di Unicredit il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risultato pari a 1.651 milioni nei primi nove mesi del 2009, in grosso miglioramento rispetto alla perdita 730 milioni dello stesso periodo del 2008. Nel terzo trimestre del 2009 il risultato si é attestato a 715 milioni. I costi operativi sono scesi a 11.521 milioni nei primi nove mesi (-8,0% e -4,9% a cambi e perimetro costanti). Il risultato di gestione si è attesttoa così a 9.608 milioni di euro (+16,3% e +25,1% normalizzato), di cui 2.900 milioni nel terzo trimestre. Il totale delle attività ammonta a 958 miliardi ( contro i 983 miliardi di giugno) con un ulteriore calo trimestrale del 2,5%, che porta la flessione da inizio 2009 all’8,4%.
