MILANO – Giornata decisiva, quella del 12 aprile, per la scelta del nuovo presidente di Unicredit. Quattro i nomi nella rosa da settimane ma, a quanto pare, due quelli ora in pole position: Gian Maria Gros Pietro (ex Eni ed Iri) e Giuseppe Vita (al vertice di Axel Spinger e di Allianz Italia). Mentre sembrano diminuire le chance di Angelo Tantazzi e del quarantottenne Massimo Tononi, ex Goldman Sachs ora alla presidenza di Borsa Italiana. Le fondazioni, dopo il vertice pre-pasquale, torneranno dunque a riunirsi a Milano, in un summit allargato ai soci privati, per sciogliere gli ultimi nodi e arrivare ad un candidato condiviso. Nelle stesse ore a Piazza Cordusio si svolgeranno i comitati interni in vista del cda in calendario la prossima settimana (19 aprile). Per presentare le liste per il nuovo consiglio, in attesa dell’assemblea di maggio c’e’ tempo fino a lunedi’ ma in molti scommettono che gia’ domani il quadro sara’ completato. Tra i soci sono ore di febbrili contatti con il vicepresidente, Vincenzo Calandra Buonaura (anche oggi presente in sede) che e’ chiamato a raccogliere le considerazioni dell’azionariato.
Nel frattempo il board della Fondazione Crt ha dato al presidente, Andrea Comba e al vicepresidente, Giovanni Quaglia la delega ”a negoziare al meglio” il nome del successore di Dieter Rampl. Sempre per quanto riguarda l’ente torinese viene poi data per certa la conferma di Fabrizio Palenzona e Antonio Maria Marocco come candidati nel consiglio di Piazza Cordusio. E dovrebbero essere due anche i rappresentanti di CariVerona e CariMonte cosi’ come quelli di Aabar. Mentre e’ possibile che esca dal cda Tripoli. Nel nuovo board a 19 componenti saranno poi quattro le donne (dalle tre attuali). Di queste Lucrezia Riechlin ed Helga Jung sembrano sicure del rinnovo.
Intanto in una lettera ai soci, contenuta nel documento sulla ‘Politica retributiva di Gruppo 2012′, il presidente uscente di Unicredit, Dieter Rampl sottolinea che ”il nostro chiaro scopo e’ quello di mantenere una posizione di leadership nell’attuale scenario competitivo”. Dal documento emergono anche i compensi dei manager per il 2011. A Rampl e’ andata una retribuzione di 1,8 milioni. La remunerazione dell’a.d Federico Ghizzoni e’ stata, invece, di 2,19 milioni di euro. Poco meno (2,13 milioni) quella della d.g, Roberto Nicastro. I primi 8 manager della banca non ha ricevuto alcun bonus.
”No comment” del consigliere di Unicredit Franz Zwickl all’ipotesi che il successore di Dieter Rampl alla presidenza sia Giuseppe Vita, attualmente al vertice di Axel Springer e di Allianz Italia. Zwickl siede nel comitato per i controlli interni e rischi della banca. Sul nuovo presidente di piazza Cordusio e’ prevista una stretta per il 12 aprile. In mattinata si riuniscono le fondazioni in un summit allargato ai soci privati. L’altro nome in lizza per il vertice e’ Gian Maria Gros Pietro, ex Eni ed Iri.
Per la scelta del nuovo presidente di Unicredit ”bisogna chiudere oggi (12 aprile, ndr), altrimenti non si fa piu’ in tempo”. Lo ha detto il presidente Fondazione CariModena, Andrea Landi, entrando in una sede secondaria di Unicredit in piazza Cordusio a Milano dove si tiene il vertice delle fondazioni. Per la presentazione delle liste per il rinnovo del board, con all’interno il nome del presidente, la scadenza e’ lunedi’ prossimo. Sulla stessa linea di Landi anche Marco Cammelli (Monte di Bologna) che ha detto: ”Ci attendiamo ragionevolmente una chiusura oggi”. Mentre si e’ limitato ad uno sbrigativo ”non lo so” il presidente di Crt, Andrea Comba, sull’ipotesi di un testa a testa per il vertice dell’istituto tra Gian Maria Gros Pietro e Giuseppe Vita. Negli uffici di Unicredit e’ arrivato anche il presidente di CariVerona, Paolo Biasi.