
Con la ‘cacciata’ di Alessandro Profumo Unicredit ha fatto ”un gigantesco passo indietro”. E’ la tesi del Wall Street Journal in un editoriale nel quale si commenta ”l’espulsione” dell’ex amministratore delegato descrivendola come una sorta di ”colpo di Stato”.
”L’Italia – è scritto nell’articolo riportato nella pagina dei commenti – ha combattuto una battaglia durissima per convincere i mercati che il suo è un sistema bancario aperto, moderno, non ostile agli stranieri e libero da interferenze politiche. Le ultime schermaglie ai vertici di Unicredit, sei settimane dopo la cacciata di Alessandro Profumo, suggeriscono che poco o nulla è cambiato”.
”Grazie alle interferenze della politica – scrive ancora il quotidiano – una delle più grandi banche europee è stata seriamente danneggiata e il suo management indebolito in un momento in cui il gruppo deve affrontare grandi sfide strategiche”.
