È una lunga lista di testimoni, da Massimo D’Alema a Luca Cordero di Montezemolo, da Pierluigi Bersani a Giovanni Perissinotto fino a Fausto Bertinotti e Gianni Alemanno, quella ammessa oggi dal Tribunale di Milano nell’ambito del processo sul tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol, nel quale tra gli imputati figurano l’ex numero uno della compagnia assicurativa bolognese Giovanni Consorte e l’allora suo vice Ivano Sacchetti, l’ex governatore di Banca d’Italia, Antonio Fazio, e gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola.
Il lungo elenco di testi, chiesti ciascuno con una propria istanza da accusa, difese e parte civile, è stato accolto dal collegio della prima sezione penale con riserva di valutare nel corso del dibattimento la rilevanza delle testimonianze delle persone citate ai fini del processo.
In sostanza la lista dovrebbe essere sfoltita. Per ora però i testimoni sono molti (solo Consorte e Sacchetti ne hanno chiamati oltre 150) e tra questi parecchi sono esponenti del mondo economico-finanziario e politico nazionale: ci sono il presidente di Fiat Luca Cordero di Montezemolo, l’ad di Generali Giovanni Perissinotto, l’ imprenditore Diego Della Valle, il numero uno di Deutsche Bank Vincenzo De Bustis, l’imprenditore televisivo e componente del comitato di remunerazione di Mediobanca Tarak Ben Ammar e il presidente Consob Lamberto Cardia. Tanti i politici indicati sopprattutto nella lista di Consorte e Sacchetti: Ugo Sposetti (deputato del pd), Massimo D’Alema, Nicola Latorre, Piero Fassino, Pierluigi Bersani, Fausto Bertinotti, Pierferdinando Casini, Francesco Rutelli, Walter Veltroni, Vincenzo Visco ed anche l’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il processo è stato rinviato al prossimo 15 aprile quando toccherà ai primi testimoni dei pm Luigi Orsi e Gaetano Ruta.