Università, 30 mila borse dal 2014. “5 mila € a chi studia lontano da casa”

Università, 30mila borse dal 2014. “5mila€ a chi studia lontano da casa”

ROMA – Trentamila borse di studio da circa 5.000 euro per gli studenti italiani meritevoli, che vogliano studiare lontano da casa. Lo prevede un emendamento del Pd al il decreto legge recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, quello che giornalisticamente è stato chiamato “decreto del Fare”.

Attualmente la competenza sul diritto allo studio è delle Regioni, che concedono borse di studio per un ammontare di circa 3.200 euro. L’emendamento, a prima firma Marco Meloni, mira a creare un ”secondo polmone”, istituendo un Programma nazionale per il sostegno degli studenti meritevoli per gli anni 2013-2015.

Si prevede che ad esso sia assegnato il 20% del Fondo ordinario universitario, con risorse complessive di circa 140 milioni. Per favorire quindi la mobilità degli studenti verso Atenei fuori dalle proprie Regioni. Sarà indetto un bando nazionale per assegnare le borse di studio entro il 31 marzo di ciascun anno. L’importo della borsa è ”graduato” rispetto al reddito, misurato con l’Isee, e sarà ”maggiorato” per i ragazzi che studieranno fuori dalla propria regione. Una sorta di Erasmus interno che porti i giovani abruzzesi a studiare nel Lazio o quelli lombardi a frequentare le università delle Marche.

La prima metà della borsa sarà versata al momento della comunicazione dell’iscrizione e la seconda metà il 31 marzo dell’anno successivo. Potranno concorrere al bando gli studenti che vogliono iscriversi ai corsi di laurea, a quelli di laurea magistrale e ai dottorati di ricerca. La borsa è incompatibile con altre borse ma non con quelle destinate a finanziare i soggiorni di studio o di ricerca all’estero.

Published by
Daniela Lauria