NEW YORK, STATI UNITI – La protesta del popolo anti-Wall Street entra nella sua quarta settimana, ma c’e’ chi degli ”indignados” non ne puo’ proprio piu’. Sono i residenti di lower Manhattan e le persone che lavorano negli uffici del Financial District, che sempre piu’ lamentano i disagi legati all’occupazione dell’area da parte dei manifestanti, accampati sempre a Zuccotti Park, a due passi dal New York Stock Exchange.
E se il presidente americano, Barack Obama, e persino il numero uno della Fed, Ben Bernanke, hanno espresso nei giorni scorsi comprensione per la rabbia e la determinazione dei manifestanti, a prendere le difese degli abitanti, dei commercianti e di chi lavora nell’area di Wall Street, e’ il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, che ha definito sbagliata una protesta cosi’ prolungata che finisce per danneggiare solo i cittadini che vivono e lavorano nella parte sud di Manhattan.
Il carico da 11 lo ha poi messo il capo della polizia di New York, Ray Kelly, che difendendosi dalle critiche per gli arresti compiuti nei giorni scorsi, accusa gli attivisti di ”Occupy Wall Street” di aver voluto provocare le forze dell’ordine. ”Se la sono andata a cercare, hanno voluto lo scontro a tutti i costi”, ha detto Kelly, sollevando vivaci proteste, ma denunciando come le azioni degli ‘indignados’ newyorkesi siano costate gia’ due milioni di dollari in straordinari pagati agli agenti.
I giornali locali raccontano come di giorno in giorno stia montando l’insofferenza di chi vive e lavora nell’area del Financial District. Anche in questi giorni di festa per il Columbus Day, che ricorre lunedi, l’accesso al parco trasformato dagli ‘indignados’ in un accampamento con tende e sacchi a pelo e’ negato a chi abita nella zona.
Per motivi di sicurezza la circolazione e’ limitata e le strade che portano al cuore del pi� importante centro finanziario del mondo sono transennate. Molta gente ha perso la pazienza, compresi i commercianti. ”Speriamo che al piu’ presto sloggino”, dice qualcuno. ”Le cose devono tornare alla normalita’ presto, con tanta gente e tanto traffico. Per adesso non si può’ nemmeno attraversare la strada da una parte all’altra, lamenta il responsabile del Milk Street Cafe’, davanti Wall Street, evidentemente colpito da un massiccio calo della clientela.
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Qualcuno, comunque, prova la via del dialogo, e sarebbero in corso contatti tra i leader del movimento ‘Occupy Wall Street” e una sorta di ”comitato di quartiere”, per trovare una soluzione ai problemi ed evitare che la convivenza forzata – destinata a durare ancora per giorni – non degeneri in scontro. Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti nuovi cortei. Cosi’ come in molte altre citta’ degli Stati Uniti, dove oramai la protesta degli indignados sta dilagando come un fiume in piena.