Proprio mentre gli americani si stavano cautamente rallegrando riguardo alla seppur lenta ripresa dell’economia, un altro fardello è pronto per le loro spalle: un lungo periodo di tassi di interesse in fase ascendente, a quanto scrive il New York Times.
Secondo gli economisti, ciò è l’inevitabile risultato dell’aumento del debito pubblico e di nuove prospettive inflazionistiche mentre l’economia si riprende dalla gravità della recente recessione. Alti tassi saranno sicuramente un duro colpo per i consumatori, abituati per 30 anni a vederli calare.
L’impatto di alti tassi sarà probabilmente avvertito per primo nel settore edilizio, che solo di recente ha cominciato a riprendersi da una profonda depressione. Il tasso di un ipoteca trentennale a tasso fisso è aumentato di mezzo punto da dicembre, a 5,31 la settimana scorsa, il livello più alto dalla scorsa estate.
Parallelamente alla vendita di obbligazioni, la Federal Reserve ha posto fine al suo programma da 1,5 trilioni di dollari per comprare debito ipotecario, contribuendo a spingere ancora più sù i tassi.
The Mortgage Bankers Association si aspetta che gli aumenti continueranno, con il tasso dell’ipoteca trentennale al 5,5 per cento entro la fine dell’estate e al 6 per cento entro la fine dell’anno.
Un altro settore in cui la salita dei tassi colpirà i consumatori è quello delle carte di credito. La settimana scorsa la Federal Reserve ha reso noto che il tasso medio di interesse sulle carte di credito ha raggiunto a febbraio il 14,26 per cento, il più alto dal 2001. E’ quindi più alto del 12,03 quando i tassi sprofondarono nel quarto trimestre del 2008, un balzo che aumenta di 200 dollari l’anno gli interessi pagati dalla media delle case americane.
Con le perdite dovute all’aumento delle morosità e il capitale per sostenere il credito sempre arduo da reperire, i tassi sulle carte di credito arriveranno al 16 o 17 per cento entro l’autunno, secondo Dennis Moroney, direttore delle ricerche alla compagnia finanziaria Towergroup.
Guai anche nel settore delle automobili, dove comprarne una a rate è diventato notevolmente più costoso, con i tassi di interesse saliti al 4,72 per cento a febbraio, dal 3,26 per cento a dicembre.
Anche il governo di Washington dovrà pagare di più il denaro che gli serve per i programmi. L’Office of Management and Budget si aspetta che il tasso sul bond benchmark decennale resterà vicino al 3,9 per cento per il resto dell’anno, per poi salire al 4,5 per cento nel 2011 e al 5 per cento nel 2012.