Ora che la riforma sanitaria statunitense sta per diventare legge, affrontare il problema della solvibilità della Social Security (programma assistenziale federale che rimborsa tra l’altro spese mediche, invalidità ed eroga pensioni) potrebbe diventare la prossima, grossa difficoltà per il presidente Barack Obama e i parlamentari democratici, a quanto scrive il New York Times.
”Obama dovrà fornire indicazioni riguardo al bilancio a lungo termine, e ignorare la Social Security completamente non è politicamente possibile”, dice Henry Aaron, un economista alla Brookings Institution che l’ha difesa dai tentativi di tagliare profondamente i suoi benefici o di privatizzarla, ma afferma adesso che non è sostenibile senza il concorso di tagli dei benefici o aumento delle tasse.
Secondo il rapporto annuale degli amministratori governativi, nel 2016 la Social Security esborserà più di quanto riscuote in trattenute dalle buste paga; le riserve governative si esauriranno nel 2037, dopodiché le trattenute sugli stipendi copriranno solo tre quarti del costo dei benefici.
Prima della sua inaugurazione, Obama disse a proposito della Social Security: ”Dobbiamo chiarire che intendiamo essere seri su questo argomento tramite decisioni difficili che devono essere prese durante la mia presidenza, e non da una presidenza repubblicana”.
Analogamente, alcuni democratici sostengono che il partito deve agire subito, mentre controlla la Casa Bianca e il Congresso, piuttosto che correre il rischio che i repubblicani tornino al potere e cerchino di tagliare le erogazioni della Social Security come cercò senza successo di fare l’ex-presidente George Bush.