La recessione globale ha notevolmente ridotto l’acquisto di armi nel 2009 portandolo al livello più basso dal 2005, secondo dati rilasciati dal governo di Washington e riportati dal New York Times. Il rapporto governativo informa che la vendita globale di armi nel 2009 ha raggiunto i 57,5 miliardi di dollari, un calo dell’8,5 rispetto al 2008.
Mentre gli Stati Uniti continuano ad essere i principali fornitori di armi al mondo, funzionari governativi hanno informato che il volume delle vendite nel 2009 ha registrato una forte riduzione. Questi dati sono in contrasto con il 1908, quando gli Stati Uniti hanno incrementato le loro vendite nonostante un calo registrato nei Paesi concorrenti.
Nel 2009 gli Stati Uniti hanno venduto armi per 22,6 miliardi di dollari, ovvero il 39 per cento del mercato mondiale. Nondimeno le vendite sono state inferiori ai 38,1 miliardi del 2008, una cifra sorprendente se paragonata ai 25,7 miliardi del 2007.
Il capo delle vendite americane di armi nel 2009 è stato causato soprattutto da una diminuzione degli ordinativi da parte di clienti nel Medio Oriente e in Asia. Nella classifica mondiale dei venditori, la Russia è in seconda posizione, con vendite per 10,4 miliardi, seguita dalla Francia con vendite di 7,4 miliardi. Altri venditori di armi sono stati la Germania, l’Italia, la Cina e la Gran Betagna.