MILANO – La Corte dei Conti ha condannato a pagare 2,5 miliardi i dieci concessionari di giochi d’azzardo online. Ad essere condannati alle maxi penali sono stati Lottomatica, Snai, Sisal, Cirsa, Codere, Cogetech, Gmatica, Gamenet, Bplus, Hbg.
Sanzioni anche per l’ex direttore Generale dei Monopoli di Stato Giorgio Tino, che dovrà pagare 6 milioni di euro, e per il Direttore dei Giochi, Antonio Tagliaferri, che dovrà pagare invece poco più di 2,5 milioni. Nessuna sanzione per Annamaria Barbarito, ai tempi responsabile dell’ufficio apparecchi da intrattenimento dei Monopoli di Stato, secondo i giudici esente da responsabilità.
La sentenza della Corte dei Conti potrebbe mettere fine a una lunga battaglia legale per il settore che nel 2011 ha garantito, con 360mila slot machine e oltre 39mila Videolotteries (le macchine di ultima generazione con jackpot fino a 500mila euro) incassi per circa 45 miliardi sui 79,9 complessivi dell’intero mondo dei giochi made in Italy, con entrate erariali di circa 4 miliardi (il 56 per cento della raccolta complessiva).