ROMA, 7 DIC – Dieci caciotte di ottimo formaggio in cambio di un maglione in pura lana, 80 litri di vino rosso Doc per un decespugliatore anche usato ma in buono stato. 50 litri di extravergine d'oliva 0,4 gradi di acidita' per un week end in beauty farm, preferibilmente in Nord Italia. No perditempo. In tempi di crisi torna una consuetudine che attinge al passato remoto, il baratto.
L'iniziativa e' della Cia, Confederazione degli agricoltori, i cui dirigenti e tecnici in provincia di Pisa lavorano alla realizzazione di un portale sul web dove sara' possibile barattare prodotti della terra con servizi o con altre produzioni merceologiche.
''Le scorte di alimenti invenduti nelle aziende agricole sono ingenti – dice la Cia – si tratta di prodotti di grande qualita' che non hanno trovato i giusti canali nel mercato, ma che hanno un valore e soprattutto farebbero la felicita' di molti. Magari di quelle persone che, a loro volta, hanno eccedenze di altri beni che potrebbero servire alle famiglie degli agricoltori''.
L'organizzazione agricola e' convinta che ''questo meccanismo potra' mettere facilmente in connessione molti utenti e le loro reciproche esigenze. Spesso si ricevono ad esempio regali doppi o magari non si puo' partire all'ultimo momento per un viaggio gia' pagato. Si tratta di centinaia di casi ogni giorno, denaro che troppo spesso fa in fumo, sprechi inaccettabili. Una semplice macchinetta fotografica digitale puo' cosi' valere la fornitura annua per una famiglia di un buon vino da tavola''.
L'obiettivo e' quello di trasformare il portale ''in una sorta di social network, dove attraverso un processo di fidelizzazione tra gli utenti, si potra' innescare un meccanismo virtuoso per attivare una grande quantita' di scambi giornalieri''.
