MILANO – Vodafone fa i conti con la crisi e presenta un semestre in rosso chiuso con una perdita da 2,4 miliardi di euro (1,97 miliardi di sterline). Sui dati pesa la maxi svalutazione da 7,3 miliardi di euro su Italia e Spagna ”alla luce di una rivalutazione delle performance attese” nell’attuale contesto economico.
L’amministratore delegato Vittorio Colao resta ottimista sul futuro, vengono confermati i target e l’utile operativo per l’intero anno è atteso nella parte alta della forchetta prevista tra 11,1 e 11,9 miliardi di sterline. Il free cash flow e’ invece atteso nella parte bassa tra 5,3-5,8 miliardi. ”Restiamo molto positivi sulle opportunità a lungo termine e la nostra strategia per il 2015 riflette la nostra fiducia nel futuro”. Colao intende puntare sulla continua crescita dei dati e dei mercati emergenti, su un nuovo approccio strategico ai prezzi al consumo e accorpamento dei servizi in Europa, continui investimenti nella rete ad alta velocità e su forti rendimenti agli azionisti come priorità.
Intanto per l’esercizio in corso, il cda di Vodafone ha approvato un acconto al dividendo di 3,27 pence per azione (+7,2%) in linea con gli obiettivi. Tornando ai risultati del semestre i ricavi da servizi del gruppo sono scesi a 20,2 miliardi di sterline (-0,4%), il margine operativo lordo a 6,6 miliardi (-11,7%). L’utile operativo adjusted è di 6,2 miliardi (+2,2%) ma per effetto dell’impairment si riduce a 0,3 miliardi (-97%). La crisi si fa sentire in tutto il Sud Europa e in Italia in particolare i ricavi da servizi sono scesi a 3.685 milioni di euro (-10,2%) ”influenzati dal pesante impatto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile – spiega una nota – dal contesto macro economico che ha determinato una minor propensione alla spesa, e dalla forte pressione competitiva”. Crescono i ricavi da banda larga mobile e multimedia (+ 8,3%), sostenuti in particolare dall’aumento dei ricavi da Internet mobile (+43%).
Il margine operativo lordo si è contratto a 1.678 milioni di euro (-16% circa) e l’utile operativo e’ sceso a 860 milioni di euro (-29%). Tra le tlc continua a far parlare di se’ anche Telecom sulle attese per un possibile riassetto nell’azionariato dopo che il magnate egiziano Naguib Sawiris ha bussato alla porta del cda, disponibile ad investire attraverso un aumento di capitale riservato. ”Al momento non se ne vede la necessita”’ ha risposto l’ad Marco Patuano ma questo non significa chiudere le porte a possibili investitori. Quanto all’operatore brasiliano Gvt, che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe nelle mire di Sawiris, ”sicuramente è un dossier da guardare. Gvt – ha aggiunto Patuano – e’ un operatore di rete fissa e noi in Brasile abbiamo il secondo operatore di rete mobile”..