Le sorti di quello che aspira a diventare il più grande gruppo automobilistico del mondo saranno nelle mani di un’ex bambinaia. Quando Ferdinand Piëch, l’indiscusso patron di Volkswagen, non ci sarà più, a prenderne il posto sarà infatti sua moglie Ursula.
Ferdinand Piëch, 73 anni, presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen e co-proprietario di Porsche, ha deciso di regolare la sua eredità. Per evitare scossoni nel fragile equilibrio che da 60 anni contrappone, il ramo dei Piëch a quello dei Porsche, il patron Volkswagen ha deciso di non affidarsi tanto ai suoi dodici figli, bensì alla sua seconda moglie.
In tal modo Ursula Piëch, più giovane di lui di 19 anni, si avvia a diventare la donna più potente dell’industria automobilistica tedesca accanto all’ereditiera della Bmw, Susanne Klatten, e una delle pochissime, nel mondo industriale tedesco, ad essere riuscita a risalire l’intera scala sociale: prima di sposare il defunto Axel Springer, fondatore della casa editrice omonima, anche Friede Springer lavorava ad esempio come bambinaia.
La mossa non ha solo un risvolto privato, ma anche lavorativo. Difficilmente infatti un impero come quello Volkswagen, che conta circa 400.000 dipendenti, avrebbe potuto sopportare una logorante lotta intestina per l’eredità. “Quello che mi sta a cuore è un futuro sicuro per la nostra azienda”, ha spiegato a Focus Piëch, nipote del mitico inventore del Maggiolino, Ferdinand Porsche. “Per questo ho deciso a favore della fondazione e so che la maggioranza dei miei eredi è con me”.
La maggioranza sì, ma non tutti: alcuni sono insoddisfatti della soluzione scelta e starebbero pensando a delle azioni legali, dal momento che per loro vendere le quote sarà praticamente impossibile. Sembra che i figli legittimi siano stati trattati meglio di quelli avuti da altre relazioni.
Ne esce rafforzata invece Ursula Piëch. Austriaca, ha conosciuto il suo futuro marito quando lavorava come governante in casa Piëch, l’ha sposato nel 1984 e ha avuto da lui tre figli. Chi la conosce la descrive come una donna decisa, amante delle auto potenti tanto che un giorno, quando Ferdinand Piëch sarà passato a miglior vita, potrebbe trovar posto anche nel consiglio di sorveglianza di Volkswagen.