In vista della riunione in programma i primi di novembre all’interno della Federal Reserve si รจ aperto il dibattito su come e quando segnalare la possibilitร di un aumento dei tassi di interesse. Lo riporta il Wall Street Journal, ricordando che da marzo la Fed ribadisce che il costo del denaro si manterrร basso per un “periodo prolungato”. Ma molto prima che i tassi inizino a salire la Fed – precisa il quotidiano – dovrร segnalare la propria intenzione al mercato.
L’ipotesi che la banca centrale possa ritoccare al rialzo il costo del denaro prima del previsto, cioรจ nella prima metร del 2010 ha spinto venerdรฌ il dollaro che, approfittando anche dello scivolone della sterlina, ha recuperato parte del terreno perso rispetto alle maggiori valute. Con un ripresa nascente e ritenuta da piรน parti debole, molti rappresentanti della Fed sono d’accordo nel mantenere i tassi bassi. ยซMa allo stesso tempo si stanno valutando le iniziative per allontanarsi dalla formula “periodo prolungato” utilizzata finora. Le strategie comunicative saranno probabilmente oggetto del prossimo incontro in programma il 3 e il 4 novembre, quando comunque il costo del denaro dovrebbe restare fermo tra lo 0 e lo 0,25%ยป, mette in evidenza il Wall Street Journal.
Tra i fattori condizionanti nelle valutazioni di politica monetaria figurano l’incertezza delle prospettive economiche e la disoccupazione. Ma c’รจ anche dell’altro: a catalizzare l’attenzione nelle ultime settimane รจ stato l’aumento dei prezzi dell’oro, il calo del dollaro, la forte ripresa dei mercati delle economie emergenti e dei mercati finanziari. Si tratta di tutti possibili segnali di inflazione. Al momento comunque nessuno di questi รจ stato abbastanza repentino da provocare allarme.
