ROMA – Cesare Geronzi ”minaccia di oltrepassare il suo ruolo non esecutivo” come presidente di Generali. E ”le sue azioni danno ragione a chi temeva che avrebbe usato per fini politici la rete di partecipazioni incrociati del gruppo”, in contrasto con una precedente leadership improntata all’indipendenza. A scriverlo è il Wall Street Journal, che in un commento dal titolo ‘Le oscure prospettive di governance di Geronzi’ ritiene che ”gli investitori dovrebbero essere preoccupati” di fronte alla prospettiva che ”l’attenzione del management sia distratta rispetto al core business assicurativo”: il tradizionale premio in borsa di Generali rispetto ai concorrenti del suo settore ”si sta già assottigliando”.
A suscitare l’allarme del giornale, le parole di Geronzi sull’opportunità di valutare ”un aumento delle partecipazioni nelle banche italiane e il sostegno ai programmi infrastrutturali del governo”. Elementi che ”vanno contro il fine, indicato dal management, di ridurre l’esposizione azionaria di Generali” e che hanno portato – sempre secondo il Wsj – all’uscita dal board di un consigliere indipendente, Leonardo Del Vecchio.