SAN FRANCISCO – L’azienda va male? Il manager non riceve il bonus. Funziona così in certi Paesi. Non in Italia, ovviamente, ma negli Stati Uniti può accadere. Ne sa qualcosa Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo!, che a causa del maxi-attacco hacker che nel 2014 ha compromesso gli account di 500 milioni di utenti non percepirà il bonus ‘cash’ del 2016 che altrimenti le sarebbe spettato: due milioni di dollari.
La notizia è contenuta nel report annuale di Yahoo! alla Sec (Securities and Exchange Commission, la Consob americana). “In risposta alle conclusioni della commissione indipendente relative all’incidente di sicurezza del 2014, il Consiglio di amministrazione ha deciso di non assegnare all’amministratore delegato un bonus in denaro per il 2016″, ha spiegato il gruppo hi-tech.
Dal documento emerge anche che Marissa Mayer si è offerta di rinunciare a qualsiasi premio per il 2017, “visto che l’incidente è avvenuto durante il suo mandato”. Sempre in relazione all’incidente, il responsabile legale di Yahoo, Ronald Bell, si è dimesso. Il contratto di Mayer prevede un salario base di 1 milione di dollari all’anno, cui si aggiungono un bonus annuale di 2 milioni e un premio azionario di 12 milioni.
Lo scandalo hacker del 2014 è solo il primo di una serie. Nel 2015-2016 ce n’è stato un altro che ha travolto gli utenti di Yahoo e ha coinvolto 32 milioni di account violati attraverso l’uso di cookies contraffatti, software grazie ai quali si può entrare in un profilo senza bisogno di conoscere la password.
In seguito questi cookies sono stati invalidati dalla compagnia, così da non poter essere più usati per accedere agli account. “Riteniamo che alcune di queste attività – si legge nel documento – siano collegate allo stesso attore, sponsorizzato da uno Stato, ritenuto responsabile dell’incidente di sicurezza del 2014″.