Lo yuan, la moneta cinese, ha raggiunto il suo livello di cambio più alto nei confronti del dollaro negli ultimi cinque anni sul mercato interbancario e si è portato a quota 6,8015 contro il dollaro, al livello più alto da quando la valuta cinese è stata rivalutata a luglio del 2005..
Il rialzo straordinario arriva due giorni dopo l’impegno dalla Banca centrale di Pechino di andare verso una maggiore flessibilitĆ della moneta. La PeoplĆ©s Bank of China, dopo aver annunciato l’apertura a una maggiore flessibilitĆ della propria divisa nel fine settimana, ha fissato questa mattina sul mercato interbancario il dollaro a 6,8275, confermando lo stesso valore di venerdƬ.
Progressivamente, lo yuan ha guadagnato terreno rispetto al riferimento comunicato sul sito ufficiale ChinaMoney, portandosi ad esempio a 6,8110 (massimi da settembre 2008) e allungando ancora il passo fino ad attestarsi a 6,8015, che vale una flessione dello 0,38%, cioƩ quasi ai limiti dello 0,5% di fluttuazione massima tollerata dalla banca centrale di Pechino.
Positive le reazioni dei mercati azionari. In scia all’apertura della Tigre asiatica sulla maggiore flessibilitĆ della sua valuta, la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in forte rialzo del 2,43%, portandosi a 10.238,01 punti (ben 242,99 in più della chiusura di venerdƬ), toccando i livelli più alti dal 18 maggio scorso.
Nonostante lo scetticismo montato nei giorni scorsi nei confronti dell’apertura della Cina agli Usa verso uno yuan più flessibile, sembra che questa mattina i mercati abbiano reagito positivamente alla decisione, all’apparenza storica, di Pechino e che questa potrĆ avere ripercussioni reali sull’economia mondiale. Lo yuan, insieme alla tassazione sulle banche e alle misure di austerity, saranno sul tavolo del G20 canadese della prossima settimana.
Il mercato di Tokyo ha premiato i titoli delle principali societĆ esportatrici, sulle attese di flussi più favorevoli degli scambi tra Giappone e Cina. In scia al rialzo della divisa cinese, anche dollaro ed euro si sono rafforzati sullo yen, rispettivamente a 90,85 e 113,03. Il ministro delle Finanze nipponico, Yoshihiko Noda, ha da parte sua accolto con favore l’iniziativa della Banca centrale cinese: “Mi aspetto – ha commentato – che la mossa possa avere effetti positivi sulle economie cinese, asiatiche e del mondo intero”.
