In una nota congiunta le tre sigle spiegano che ”si tratta della inevitabile risposta al gravissimo deterioramento della situazione in cui versano le piccole e medie imprese dei gestori, diretta conseguenza – assai più che della generalizzata crisi economica e della contrazione dei consumi – dell’effetto combinato da un lato della inadeguatezza delle misure per il settore che il Governo insiste a rinnovare e sostenere e dall’altro delle politiche dell’industria petrolifera che, in un contesto sempre più incerto e privo di prospettive, moltiplica comportamenti e iniziative tese a scaricare sempre maggiormente sui gestori i devastanti costi delle contraddizioni del sistema”.
Ulteriori iniziative sindacali, anche articolate a livello territoriale, ”sono previste nell’ambito dello stato di mobilitazione collettiva della categoria – conclude la nota – che verrà posto in essere sin dalle prossime settimane e che culminerà nella manifestazione nazionale dei gestori a Roma, il 5 ottobre, in coincidenza con primo giorno di chiusura degli impianti, salvo che ulteriori accelerazioni all’aggravamento della situazione non ne richieda l’anticipazione anche in coincidenza con i mesi estivi”.