
ROMA – Il petrolio รจ italiano, ma lo trivella la Croazia. La sfida sul giacimento di petrolio nell’Adriatico รจ aperta. Se il governo italiano ha vietato le trivellazioni, il governo di Zagabria ha giร dato il via libera, lanciando una maxi gara per la ricerca e lo sviluppo di idrocarburi.
Andrea Bassi su Il Messaggero scrive:
“In altre parole, mentre i No Triv italiani hanno bloccato le ricerche e i progetti alle isole Tremiti, a poche decine di metri i croati sono pronti ad estrarre quello stesso petrolio e gas al quale Roma sembra rinunciare. Quello che succede a sud รจ lo specchio di quello che avviene anche nel Nord dell’Adriatico. Mentre le concessioni italiane rimangono al palo, frenate da complicati iter procedurali e da una cascata di autorizzazioni (comprese quelle della Regione Veneto) per iniziare solo a pensare di installare una piattaforma, la Croazia ha messo il turbo ai suoi progetti di sfruttamento, in modo da anticipare Roma e accaparrarsi i migliori giacimenti nel mare comune”.
Ivan Vrdoliar, ministro degli Esteri della Croazia, รจ stato chiarissimo d’altronde:
“Sotto i 12 mila chilometri quadrati di mare divisi in 29 concessioni ci sono 3 miliardi di barili, per i quali sono pronti a sfidarsi a suon di rilanci milionari tutte le grandi major mondiali, dalla Shell a Exxon, compresa l’italiana Eni. Questo, ha detto il ministro, puรฒ fare della Crozaia “una piccola Norvegia di gas a Nord e di petrolio a Sud”. Zagabria, insomma, vole diventare “un gigante energetico europeo”.
Romano Prodi ha lanciato l’allarme proprio con il Messaggero:
“E l’Italia, coinquilino del mare Adriatico? L’Italia rischia di condividere tutti i rischi dell’impresa croata lasciando a Zagabria tutti gli utili. L’allarme รจ stato lanciato su il Messaggero dall’ex premier Romano Prodi, da sempre attento osservatore delle questione energetiche e geopolitiche. “La gran parte delle trivellazioni – spiegava Prodi – si trova lungo la linea di confine delle acque territoriali italiane, al di qua delle quali ogni attivitร di perforazione รจ bloccata. Si tratta di giacimenti – aggiungeva – che si estendono nelle acque territoriali di entrambi i paesi ma che, se non cambierร la nostra strategia, verranno sfruttati dalla sola Croazia”.
