AUTO ELETTRICHE. Lo sconto governativo per i modelli a emissioni zero come le elettriche è di 6 mila euro se si rottama un’auto fino a Euro 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Attenzione, però: l’incentivo, spetta in misura minore anche alle auto che emettono fino a 70 grammi di CO2/km, nella misura di 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza. Sostanzialmente si tratta di un certo numero di modelli ibridi. E i mezzi economici messi a disposizione dal governo (60 milioni di euro per quest’anno e 70 milioni per il 2020 e il 2021) potrebbero non bastare per soddisfare tutte le domande. Meglio quindi anticipare eventuali acquisti alla prima parte dell’anno. Sarà il concessionario a cui ci si rivolge per l’acquisto dell’auto nuova a verificare che ci siano ancora fondi a disposizione.
SCOOTER E MOTO. Gli incentivi ci saranno solo per le ibride ed elettriche fino a 11 kW di potenza (14,96 cavalli), con velocità massima fino a 45 km all’ora. Il contributo sarà pari al 30% del prezzo d’acquisto di una moto o di uno scooter “nuovo di fabbrica”, fino a un massimo di 3 mila euro. Un bello sconto. A fronte dell’acquisto, però, andrà rottamato entro 15 giorni un vecchio scooter o motociclo, delle classi Euro 0, Euro 1 o Euro 2. Anche qui c’è un budget complessivo di 10 milioni di euro. E anche qui il regolamento di attuazione in arrivo dovrebbe confermare l’avvio al primo marzo 2019.
COLONNINE DI RICARICA. Attenzione: tra le novità della legge di Bilancio 2019 per incentivare la mobilità elettrica, c’è anche la detrazione del 50% per chi installa le colonnine di ricarica, anche in condominio. Anche questa misura parte da marzo 2019, fino a dicembre 2021. E può aiutare a colmare un ritardo in cui ancora versa il nostro Paese: mentre le colonnine pubbliche cominciano a spuntare un po’ ovunque, grazie anche al massiccio piano varato da Enel X, le ricariche private sono ancora al palo, nonostante le soluzioni tecniche non manchino. Come è possibile ottenere la detrazione? Producendo le spese documentate sostenute per l’acquisto e la posa in opera. Importante ricordare che sono inclusi nella detrazione i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale, fino ad un massimo di 7 kW. Questo perché è normale che chi acquista un’auto elettrica e installa una colonnina o una wall-box voglia dotarsi di una potenza maggiore per ricaricare più rapidamente. Si ha diritto all’agevolazione solo se l’infrastruttura è dotata di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico. In pratica, prese private per singole abitazioni o condomini. Bisogna comunque attendere i particolari applicativi, contenuti in un decreto di prossima emanazione. Quel che si sa per certo è che la detrazione viene ripartita in dieci quote di pari importo (come per altri bonus legati al miglioramento energetico) ed è calcolata su un ammontare massimo di 3.000 euro.