
ROMA – Ecobonus, il decreto è legge. Con 249 voti a favore il Senato ha approvato il testo, tornato in terza lettura a Palazzo Madama. Il provvedimento, che riguarda l’efficienza energetica e le ristrutturazioni edilizie, non è stato modificato e sarà ora convertito in legge.
Come spiegano Viola Contursi e Sonia Ricci su Public Policy, dal 2014 si potrà quindi usufruire dei rimborsi se si effettuano interventi di adeguamento antisismico, di rimozione dell’amianto e di installazione degli impianti di depurazione delle acque contaminate da arsenico, oltre che per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici.
Alla fine è stata trovata la copertura alternativa all’aumento dell’Iva sugli allegati ai libri scolastici e professionali: resta così al 4%. Rimangono gli aumenti Iva sugli allegati editoriali (al 21%) e sui prodotti venduti dai distributori automatici (al 10%).
Ecco i provvedimenti più importanti del decreto riportati da Public Policy.
DEPURAZIONE DELLE ACQUE Gli incentivi all’efficienza riguarderanno anche ‘l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione di arsenico di tipo domestico, produttivo e agricolo nei comuni dove è stato rilevato il superamento del limite massimo di tolleranza stabilito’, ovvero ‘dove i sindaci sono stati costretti ad adottare misure di precauzione o di divieto all’uso di acqua per i diversi impieghi’. Anche questa detrazione fiscale verrà stabilizzata dal 31 dicembre 2013.
BONUS PER SCHERMATURE SOLARI E RIMOZIONE AMIANTO Si estendono i bonus ‘alle schermature solari, alla micro-cogenerazione e la micro-trigenerazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, nonché interventi per promuovere l’efficientamento idrico e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici’. La detrazioni di imposta previste per i lavori di efficientamento energetico (65%) e di ristrutturazione edilizia (55%), dal 2014 saranno anche a beneficio dei lavori di rimozione dell’amianto dagli edifici.
BONUS MOBILI ANCHE PER GRANDI ELETTRODOMESTICI Il bonus mobili al 50% è stato esteso anche all’acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni). In pratica se si ritrutturerà casa, o parte di essa, si potrà anche avere uno sgravio fiscale in cinque anni per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (come frigo, lavastoviglie, lavatrice), per un massimo di spesa di 10mila euro. Se si spenderanno 10mila euro, quindi, si potranno riavere, con cinque rate in cinque anni, 5mila euro.
ECOBONUS ANCHE PER INSTALLAZIONE POMPE CALORE Altra modifica apportata dal Senato è stata l’estensione dell’ecobonus al 65% (da restituire in 10 anni con una rata ogni anno) anche per l’installazione di impianti di riscaldamento tramite pompe di calore (quindi sia caldaie che condizionatori). Il governo ha presentato proprio oggi un emendamento, approvato dall’Aula, che elimina dal testo l’esenzione prevista inizialmente per gli ‘interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria’. Il governo stima di spendere per questi ecobonus aggiuntivi 200mila euro nel 2014, 2,2 milioni di euro nel 2015 e 1,4 milioni di euro dal 2016 al 2024. Spese coperte tramite il taglio ai fondi del ministero dello Sviluppo economico.
NUOVE REGOLE PER IMPIANTI TERMICI Il Senato ha anche approvato una modifica secondo cui gli ‘impianti termici negli edifici costituiti da più unità immobiliari, qualora oggetto di nuovi interventi, devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione legislativa e dalla normativa tecnica vigente’ in caso di nuove installazioni di impianti termici; ristrutturazioni di impianti termici centralizzati; ristrutturazioni della totalità degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio; trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali.
A GIUGNO 2014 PIANO PER EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO Viene anticipata inoltre al 30 giugno 2014 la realizzazione di un piano per aumentare il numero degli edifici a energia quasi zero. Si anticipa al 30 giugno 2014, al posto della precedente scadenza del 31 dicembre 2014, la realizzazione, ‘con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con i ministri per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, della Coesione territoriale, dell’Economia e delle finanze, delle Infrastrutture e dei trasporti, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il ministro della Salute e il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, con il parere della Conferenza unificata’ di un ‘Piano d’azione destinato ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero’. Il piano, viene disposto nel decreto, verrà poi ‘trasmesso alla Commissione europea’.
ATTESTATO ENERGETICO PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE Anche in caso di ‘trasferimento di immobili a titolo gratuito’ e per i contratti di locazione il proprietario è tenuto a produrre l’attestato di prestazione energetica. Un altra modifica stabilisce invece che nel caso di edifici utilizzati da Pubbliche amministrazioni e aperti al pubblico con superficie utile totale superiore a 500 m2 il proprietario o il responsabile della gestione deve produrre l’attestato di prestazione energetica entro 180 giorni (e non 120 come precedentemente stabilito).
48 MILIONI PER IL 2013 PER RIFINANZIARE CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA Aumento del rifinanziamento della Cig in deroga: con un emendamento a firma dei relatori, l’autorizzazione di spesa del Fondo sociale per la formazione e l’occupazione (del 2008) è incrementata di 48 milioni di euro per il 2013 (e non di 47,8 milioni come previsto in un primo momento) per il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga. Il testo prevede anche l’autorizzazione di spesa per il 2014 (sempre per rifinanziare la Cig in deroga) di 121,5 milioni di euro.
