ROMA – La situazione e' sotto controllo, grazie alle misure adottate negli scorsi giorni, ma rimane lo stato di emergenza. E' questo l'esito della riunione odierna del Comitato per il monitoraggio e l'emergenza gas del Ministero dello Sviluppo economico, che ha analizzato i primi effetti delle misure adottate per far fronte alla ridotta disponibilita' di gas e ha fatto il punto della situazione sui prossimi giorni, in cui dovrebbe proseguire l'ondata di freddo.
Allo stato attuale, spiega una nota, permane la ridotta disponibilita' di alcune fonti di approvvigionamento (da Russia, da Libia e dai 2 rigassificatori), mentre prosegue l'ondata di freddo su tutto il Paese, che ha determinato l'attestarsi dei consumi, sia ieri che oggi, su livelli record storici (circa 460 milioni di metri cubi al giorno).
A questa situazione, si legge nel comunicato del Ministero, si e' fatto fronte attraverso le misure messe in campo negli ultimi giorni: innanzitutto, l'aumento delle importazioni da Nord Europa e dall'Algeria; in secondo luogo, la massimizzazione dell'estrazione giornaliera di gas dagli stoccaggi a livelli di picco storico (circa 170 milioni di metri cubi/giorno); in terzo luogo, l'attivazione del servizio – volontario e remunerato – di contenimento dei consumi dei clienti industriali; infine, l'attivazione delle centrali elettriche alimentate a olio combustibile.
Queste due ultime misure stanno generando i primi effetti concreti in termini di riduzione di consumi: una valutazione compiuta sara' effettuata nella prima mattinata di domani.