Enel: 2mila assunzioni in Italia, 4500 totali

Enel: 2mila assunzioni in Italia, 4500 totali (foto Ansa)

ROMA – Tra il 2016 e il 2019 Enel prevede 9.200 prepensionamenti (14%) a livello globale e 4.500 assunzioni. In Italia i prepensionamenti saranno 6mila e le assunzioni 2mila. Lo ha detto l’ad Francesco Starace, presentando il piano quadriennale.

L’Enel ha aggiornato il piano al 2019 (che comprende l’integrazione di Egp), prevedendo un aumento degli investimenti di 2,7 miliardi a 17 miliardi, risparmi per 1,8 miliardi (1 miliardo di riduzione dei costi operativi e 800 milioni in meno per la manutenzione) e puntando a un incremento complessivo dell’Ebitda di crescita da 6,7 a 7,2 miliardi.

“Il settore delle utilities – spiega l’ad Francesco Starace – sta vivendo una trasformazione molto rapida e la flessibilità insita nel modello di business di Enel ci permette di rispondere con altrettanta rapidità a questi cambiamenti, accelerando la realizzazione della nostra strategia. Il piano che abbiamo annunciato a marzo, sostenuto dai miglioramenti apportati alla nostra organizzazione negli ultimi 18 mesi, è coerentemente indirizzato in tal senso. La corretta esecuzione di questa strategia ci permette di accelerare le efficienze e la prospettiva di crescita. Enel è leader nella transizione energetica, con una chiara visione di come assicurare in tale contesto la remunerazione dei suoi azionisti e cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione del settore dell’energia”.

Nel corso del periodo 2016-2019, circa il 95% dei nuovi investimenti per la crescita sarà destinato ad attività a rischio ridotto e ritorni stabili, come la generazione da fonti rinnovabili e convenzionali supportata da contratti di acquisto dell’energia a lungo termine (PPA) e le reti. Nel piano figura un aumento pari al 30% degli investimenti in Italia, dove l’installazione dei contatori elettronici di seconda generazione sarà anticipata e si prevede che produca equi ritorni da attività regolate.

Il modello per lo sviluppo della rete in fibra ottica individuato dall’Enel “è potenzialmente replicabile in altri Paesi” in cui il colosso elettrico è presente. Il target di rotazione degli asset (vale a dire dimissioni e reinvestimento di capitale) dell’Enel è stato aumentato a circa 6 miliardi di euro dai 5 miliardi di euro del precedente piano. Lo annuncia la nota del colosso elettrico. Inoltre “si prevede che proventi da future iniziative di gestione del portafoglio possano sostenere le iniziative di semplificazione del Gruppo”.

Il tema della fibra ottica “non è presente e non ci sono numeri” nel piano che l’Enel presenta oggi e “probabilmente farà parte della presentazione dell’anno prossimo”. Lo ha Francesco Starace. “Investiremo anche con altri – ha comunque aggiunto – per assicurare che i cavi in fibra ottica vengano portati nelle case degli italiani fino al contatore e daremo accesso a questa interconnettività a operatori tlc, fornitori di contenuti, emittenti televisivi, chiunque voglia raggiungere case italiane.

“Abbiamo identificato la connettività della banda larga – ha spiegato l’ad – come opportunità chiave per l’azienda. L’Italia è indietro rispetto all’Unione europea su questo punto e il governo ha stabilito obiettivi ambiziosi”. In ogni caso, ha concluso “i vantaggi in termini di costi per l’Enel sono tali che non vediamo alcun concorrente in grado di raggiungere il nostro potenziale di connessione”.

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Alberto Francavilla