ROMA – Enel è pronta per penetrare in maniera sempre più decisa nel mercato sudamericano. Alla fine la ricapitalizzazione di Enersis, la controllata cilena del Gruppo Enel, è in dirittura d’arrivo. E a questo punto i tasselli per costruire la nuova ondata di sviluppo dell’utility in America Latina sono quasi tutti a posto.
I mercati hanno seguito sin da subito l’altalena attorno alla ricapitalizzazione di Enersis che nel bel mezzo dell’estate aveva ricevuto uno stop inaspettato da parte dall’autorità di controllo cilena. Ora l’assemblea per deliberare l’aumento di capitale di 6,5 miliardi di dollari ha una data fissa, 20 dicembre, e anche i fondi pensioni più riottosi alla riorganizzazione societaria sembrano pronti a dare il loro via libera all’operazione grazie a un compromesso che mette tutti d’accordo.
Come avviene la ricapitalizzazione di Enersis? La società cilena è in mano per il 60,6% ad Endesa Latam e i 6,5 miliardi di dollari di aumento arriveranno con il conferimento di asset del valore stimato tra i 3,58 e i 3,97 miliardi attraverso la newco Cono Sur e con nuovo capitale in contanti ridotto ora a una forchetta tra i 2,3 e i 2,5 miliardi di dollari, contro i 3,2 miliardi di dollari delle prime stime.
Il nuovo assetto della controllata cilena del Gruppo cosa comporta? Per Enel significa trasformare Enersis nella più grande utility dell’area (la prima per capitalizzazione in Cile) concepita come hub per tutte le operazioni del gruppo (fatta eccezione per quelle di Enel Green Power) nel continente.
La riorganizzazione di Enel in America Latina comporterebbe anche un maggior equilibrio nel contributo all’ebitda delle diverse ‘anime’ del Gruppo coinvolte nell’operazione (Cile, Brasile, Colombia) e un aumento dell’utile netto di Enersis di 365 milioni di dollari.
In attesa dell’ok definitivo dell’assemblea e della risposta nel long term dei mercati, le banche d’affari cominciano a sbilanciarsi sull’operazione e la cautela (d’obbligo) sugli effetti della ricapitalizzazione ha comunque un accento positivo. Per Equita sim l’operazione cilena è destinata a portare valore ad Enel perché e il Gruppo “si doterebbe quindi di una provvista cash di 2,5 miliardi di dollari (a riduzione immediata dell’indebitamento consolidato) per razionalizzare la struttura in Latam (riacquisto minorities ed efficientamenti) e sostenere il piano di capex”.
