Ma non solo. L’accordo prevede che Enel Green Power si occupi dell’installazione di impianti fotovoltaici presso le sedi di pronto intervento del Wfp per la riduzione delle emissioni di gas serra nell’ambiente. Attualmente le sedi pilota dove verrà avviato lo studio di fattibilità sono quelle di Brindisi (una presso l’aeroporto militare ‘Pierozzì e l’altra a San Vito dei Normanni), di Panama City (Panama), di Dubai (Eau) e di Accra (Ghana).
Enel Cuore, la Onlus del gruppo selezionerà e finanzierà investimenti in beni infrastrutturali, strutturali o strumentali tra quelli promosse dal Wfp in Perù, Colombia e Guatemala, tutti Paesi dove il gruppo Enel è presente. Un accordo quadro di collaborazione per la lotta alla fame nel mondo e ai cambiamenti climatici era stato firmato a giugno dall’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti, e dal direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), Josette Sheeran.
Il Wfp è la più grande agenzia umanitaria del mondo e l’organizzazione delle Nazioni Unite che combatte la fame nel mondo. Ogni anno, in media, il Wfp fornisce cibo ad oltre 90 milioni di persone in più di 70 paesi.
