VENEZIA, 21 GIU – La Regione Veneto si appresta a modificare la legge istitutiva del Parco del Delta del Po per ''salvare'' il progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, stoppata nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato. La ''soluzione'', come l'ha definita, e' stata annunciata oggi dal governatore Luca Zaia. La Giunta veneta ha approvato la modifica dell'art. 30 della legge istitutiva del Parco, del 1997, prevedendo la possibilita' di riconversione a carbone della centrale.
Senza questa modifica, bisognava applicare la normativa vigente secondo la quale nella zona di Porto Tolle possono essere costruite esclusivamente centrali alimentate da gas naturale o da fonte alternativa di pari o minore impatto ambientale. ''Oggi possiamo dire – ha aggiunto Zaia – che la modifica dell'art. 30, come prevista nel provvedimento che abbiamo adottato e che e' stato inviato al consiglio regionale per l'approvazione definitiva, ci permettera' di recuperar quasi il 90% del lavoro fatto in questi sei anni''. Zaia ha detto di non escludere ''per le intese che abbiamo'', una nuova decretazione del ministero dell'ambiente ''per non fare piu' nemmeno il passaggio alla Via''. Soddisfazione per il provvedimento e' stata subito espressa dal Comitato dei lavoratori della centrale di Porto Tolle. Zaia ha spiegato di aver chiesto al presidente dell'assemblea regionale veneta, Ruffato, una procedura d'urgenza per la modifica della legge.
