Enel, ricavi in crescita: premiata la “vocazione internazionale”?

ROMA – La strategia di diversificazione internazionale di Enel inizia a dare i risultati attesi. In un semestre non facile per l’economia italiana, il gruppo guidato da Fulvio Conti ha saputo migliorare a doppia cifra i ricavi consolidati, che hanno raggiunto i 38,4 miliardi di euro con una crescita del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. La divisione internazionale ha contribuito per 3,8 miliardi, pari a un +22,8%, ai risultati di periodo, mentre quella Iberica e dell’America latina per 15,8 miliardi pari ad un incremento del 6,7% rispetto al 2010. I mercati esteri più dinamici sono stati quello russo e l’area dell’America latina.

A questi risultati vanno aggiunti quelli del settore delle energie rinnovabili che ha chiuso il semestre con un valore della produzione pari a 1,3 miliardi di euro, in rialzo del 36,4% rispetto all’anno precedente, un risultato che anch’esso riflette positivamente la diversificazione internazionale perseguita da Enel nel comparto delle energie non tradizionali. Altro dato importante che emerge dall’andamento del semestre e sempre generato dalla strategia di internazionalizzazione è la conferma degli effetti positivi delle sinergie con Endesa, che nel semestre hanno contabilizzato 604 milioni di risparmi e che raggiungeranno il miliardo nel periodo 2012-2015.

Al 30 giugno il gruppo ha prodotto all’estero 105,1 TWh di energia elettrica pari al 72,8% della sua produzione complessiva. Nel primo semestre dell’anno sono invece risultate in calo sia le vendite sia della quantità di energia elettrica, -4,8 TWh, che quelle di gas, -0,5 miliardi di metri cubi, nel mercato italiano.

La relazione finanziaria semestrale approvata il 3 agosto dal consiglio di amministrazione presieduto da Paolo Andrea Colombo offre l’immagine di un gruppo pienamente in linea con gli obiettivi fissati dal management. L’utile netto ordinario del gruppo si è attestato a 2,3 miliardi, leggermente superiore ai 2,27 delle attese del consensus degli analisti, mentre il Risultato netto del gruppo è cresciuto del 5,2% raggiungendo i 2,55 miliardi di euro.

Il capitale investito netto del gruppo ha superato i 100 miliardi ed è coperto per circa 54 miliardi dal patrimonio netto e per i restanti 46 dall’indebitamento finanziario, quest’ultimo leggermente in crescita dai circa 45 miliardi di fine 2010, un incremento spiegabile essenzialmente dal pagamento dei dividendi, delle imposte correnti nonché alle attività di investimento del periodo, i cui effetti sono solo parzialmente compensati dai flussi di cassa generati dalla gestione corrente. L’evoluzione della struttura finanziaria e patrimoniale ha implicato che il rapporto debt to equity del gruppo si è attestato allo 0,85 contro lo 0,83 del 31 dicembre 2010.

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo nella prima metà dell’anno . La crescita in Russia, lo sviluppo di Enel Green Power e i buoni risultati delle attività di distribuzione e vendita sul mercato libero in Italia ci hanno consentito di realizzare un semestre positivo”, ha sottolineato Fulvio Conti amministratore delegato e direttore generale del gruppo,

“ Le azioni volte a migliorare costantemente l’efficienza operativa, l’entrata in esercizio di nuova capacità di generazione nelle rinnovabili, in Russia e in Spagna e la costante attenzione all’ottimizzazione della gestione finanziaria ci consentono di confermare tutti gli obiettivi economico-finanziari già indicati al mercato per il 2011.”

Per fine esercizio Enel conferma si essere nella condizione di poter centrare i target fissati nel piano industriale, con un utile netto di 4,5 miliardi, di cui il 60% da assegnare alla distribuzione del dividendo, e un ebitda vicino ai 17,4 miliardi.

Infine è importante sottolineare il timing ottimale scelto dal management di Enel per finanziarsi a tasso fisso sui mercati internazionali. Lo scorso 5 luglio la controllata Enel Finance International NV ha emesso un prestito obbligazionario per 1,75 miliardi di euro dei quali 1 miliardo di euro a tasso fisso 4,125% con scadenza 12 luglio 2017 e 750 milioni di euro a tasso fisso 5% con scadenza 12 luglio 2021, garantendosi dei buoni tassi fissi sul costo dell’indebitamento e registrando una domanda complessiva di 7,5 miliardi di euro.

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Alberto Francavilla