BERLINO- La rivoluzione energetica sta per diventare sempre più costosa per le famiglie tedesche e tutto ciò proprio nell’anno delle elezioni in Germania.
L’eco-contributo, infatti, aumenta di circa 5,3 centesimi per ogni Kwh, per un plus del 47%.
La comunicazione degli aumenti, come riporta il giornale tedesco Spiegel, è stata fatta lunedì a Berlino dai quattro operatori delle reti di trasmissione di energia elettrica, Amprion, Tennet, 50Hertz e TransnetBW .
I quattro operatori calcolano l’energia verde che si genera e sono perciò responsabili anche dei pagamenti delle quote agli operatori di impianti a pannelli solari, di impianti eolici e di impianti per la produzione di biogas.
Uno dei motivi della crescita dei prezzi sarebbe il boom dell’energia solare.
Secondo la stima dei fornitori di energia il costo dell’elettricità potrebbe aumentare fino al 10% per via degli oneri di rete più elevati e per gli altri costi consequenziali alla rivoluzione energetica.
L’aumento dei prelievi è diventata ora questione politica: ha infatti innescato un dibattito sul se la grande quantità dei costi possa minacciare la rivoluzione energetica.
In realtà il contributo per la promozione dell’energia verde vi graverebbe solo in parte, mentre sembra invece essere particolarmente controverso stabilire se nel prelievo al consumatore debba essere incluso anche lo sconto applicato alle imprese che registrano un alto consumo di elettricità.
Come riporta lo Spiegel, Rösler, il ministro federale dell’Economia, si era detto contrario all’elevazione del prezzo dell’energia elettrica ed aveva espresso la necessità di provvedimenti immediati in materia ancor prima che gli aumenti fossero annunciati. “ Per alleviare i costi al consumo potremmo ridurre in breve tempo le tasse sull’energia elettrica”, aveva infatti detto al giornale tedesco “Passauer Neue Presse” il capo del partito FDP.
Di diverso avviso sarebbe invece l ministro dell’Ambiente Peter Altmaier. Infatti, mentre i liberali promuovono una riduzione della tassazione, il ministro dell’Ambiente, del partito CDU, sarebbe contrario a questa iniziativa. “Io non sono convinto da questa misura” , ha detto lunedì alla televisione tedesca ZDF.
Dalle informazioni dello Spiegel, da un sondaggio sarebbe emerso che la questione della rivoluzione energetica potrebbe diventare un problema per la coalizione proprio nell’anno delle elezioni e perciò sarebbe motivo di pressione per il Governo Federale. L’elettricità a prezzi accessibili sarebbe quindi più importante dell’uscita dal nucleare ed è per questo che all’interno della coalizione giallo-nera la discussione su come agevolare le famiglie sarebbe aperta da tempo.
