ROMA – L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha varato una delibera che entrerà in vigore il primo giugno per contrastare l’attività di quegli agenti commerciali che carpiscono dagli utenti la firma su contratti dei quali poi ci sarà da pentirsi. Diversi saranno gli strumenti messi in campo dall’autorità dalla lista nera degli scorretti a nuovi obblighi di verifica in capo alle aziende. Un anno fa, assumendo la presidenza dell’autorità, Guido Bordoni aveva definito l’attivazione di contratti non richiesti una “patologia”, un “fenomeno odioso”, in cui si riscontrano “malafede e fraudolenza”. Quella pratica fa sottoscrivere ai consumatori accordi per servizi mai voluti e che nel giro 12 mesi hanno registrato una crescita boom del 48%. E’ passato un anno da allora e l’Autorità, che in questi mesi ha tenuto d’occhio il fenomeno e varato una specifica consultazione, ha deciso di passare ai fatti.
L’aumento di queste pratiche è anche una conseguenza non voluta dell’apertura del mercato dell’energia, che non sembra abbia fatto scendere i prezzi ma anzi sembra avere trasformato una serena fornitura a cui gli iotaliani erano abituati da un secolo in una lotta al coltello per far crescere sempre più ricavi e profitti da parte delle new entries nel mercato.
La decisione dell’Autorità è stata presa in seguito all’aumento, soprattutto negli ultimi mesi, di segnalazioni e reclami all’organismo di controllo da parte di famiglie, uffici e associazioni: nel periodo dicembre 2009-novembre 2011 i reclami sono stati quasi 5mila (4.779), ma con una tendenza chiaramente al rialzo. Nei primi 11 mesi del 2010 le segnalazioni sono state 1.804, mentre nei primi 11 mesi del 2011 sono salite a 2.684, con un incremento del 48%. La maggioranza dei reclami riguarda il mercato elettrico (60%), seguito da quello del dual fuel (21%) e dal gas (19%). Va poi considerato che i reclami arrivati all’Autorità sono circa un decimo di quelli che vengono inviati alle aziende. I casi più frequenti di contratti non richiesti riguardano contestazioni relative a firme ottenute dagli agenti commerciali con comportamenti “aggressivi” od ”omissivi” (informazioni non date o errate), ma ci sono anche casi di firme false, di mancato rispetto del diritto di ripensamento, promesse impossibili da mantenere.
Un vero e proprio ginepraio di abusi, quindi, che l’Autorità spera di contrastare con le nuove misure. Innanzi tutto sono previsti obblighi di verifica a carico dei venditori: in pratica, le societa’ di vendita dovranno controllare uno per uno i contratti siglati, telefonando al cliente o inviandogli un’apposita lettera, per acquisire la conferma dell’effettiva volontà di aderire all’offerta. Con questa procedura, quindi, saranno i venditori a dover ”provare” l’assenso al contratto. Ma l’Autorità conta molto anche sul monitoraggio e soprattutto su quella che viene definita la ”sfida reputazionale”. Chi vorrebbe finire dentro la ‘black list’ dei venditori che collezionano il numero maggiore di segnalazioni? “L’auspicio – commenta Luigi Carbone, componente del Collegio dell’Autorità – e che, a questo punto, i contratti non richiesti non convengano proprio più a nessuno”.
Chiunque avesse dubbi può telefonare al numero verde 800.166.654, per avere informazioni sul mercato dell’elettricità e del gas.