MILANO, 16 GIU – L'Italia punta alle celle fotovoltaiche di terza generazione, capaci di adattarsi a ogni tipo di superficie e di catturare la luce solare con i colori. I nuovi dispositivi per l'energia solare del futuro sono allo studio nella struttura di ricerca sulle nanotecnologie inaugurato oggi presso il Politecnico di Milano.
Il Centro per le Nanoscienze Cnst (Center for nano-science and technology of Iit@PoliMI) nasce dalla partnership tra Politecnico di Milano e Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e tra i suoi progetti ha anche la realizzazione di una retina artificiale. ''Il nostro obiettivo – spiega il coordinatore del Cnst, Guglielmo Lanzani – e' creare nuove celle fotovoltaiche che sfruttino materiali a basso costo, con una maggiore efficienza e flessibilita'. Pensiamo, per esempio, a dispositivi portatili, arrotolabili e adattabili a diversi tipi di superficie, che usino anche i colori per catturare meglio l'energia solare''. Altre ricerche condotte nel Cnts riguardano ''nuovi materiali intelligenti – aggiunge Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Iit – che, copiando architetture naturali, siano in grado di mimare importanti funzioni biologiche''. L'esempio principale e' quello della retina artificiale. I test per verificare la compatibilita' della retina artificiale con i tessuti biologici sono iniziati nei topi. ''Fra poco – ha detto Lanzani – studieremo la sua interazione con una retina vera''.
Obiettivo del centro e' diventare in breve tempo un polo scientifico di eccellenza, capace di attirare giovani cervelli da tutto il mondo. ''Il nostro staff – spiega Lanzani – contera' a regime 53 ricercatori. Sono giovani che hanno un'eta' media di 30 anni e che arrivano dall'Italia e da altri 8 Paesi. Tra loro ci sono anche diversi italiani che sono rientrati dall'estero per lavorare con noi''. Provengono da centri prestigiosi di Stati Uniti e Gran Bretagna, come Harvard e Oxford.
''Il Politecnico di Milano – commenta il rettore, Giovanni Azzone – vuole essere portatore di innovazioni che migliorino la qualita' della vita. Questo centro ci permettera' di rafforzare questo ruolo, mettendo sul campo le nostre competenze scientifiche e la nostra rete di relazioni industriali''.
