ROMA, 14 GIU – ''Senza il nucleare finalmente l'Italia guarda al futuro''. Cosi' il presidente di Asso energie future (Aef), Massimo Sapienza, all'indomani dell'esito del referendum con cui viene cancellata la possibilita' di produrre energia elettrica dall'atomo. ßß ''Spingere sulle rinnovabili deve essere un impegno – osserva Sapienza – Significa prima di tutto che da subito bisogna approvare i decreti attuativi del decreto Romani e a settembre aprire un tavolo per delineare la politica energetica del Paese, ormai non piu' rinviabile, al cui interno le fonti pulite dovranno occupare un ruolo centrale''. Sulla domanda totale di energia di 300 terawattora (Twh), spiega il presidente di Aef, ''l'8% del fabbisogno viene soddisfatto dalle rinnovabili (eolico 10 Twh, fotovltaico 7,5 Twh, biomasse 3 Twh, e altro)''.
Con l'idroelettrico che occupa una quota pari al 15-17%, si potrebbe pensare, rileva, di porsi l'obiettivo del 35% totale di fonti pulite con un 20% di 'nuove rinnovabili' al 2020. Ma attenzione, conclude Sapienza, adesso ''la vera sfida, senza la follia del nucleare, e' conßcombustibili fossili (carbone e gas)''.
