PARIGI, 10 GIU – La siccita' record che ha colpito la Francia negli ultimi mesi fa temere per la sicurezza delle centrali nucleari del Paese: l'Authority per la sicurezza (Asn) sta gia' valutando ''da molto vicino'' quali potrebbero essere le conseguenze della riduzione del livello dei corsi d'acqua sul raffreddamento dei reattori e assicura che ''per ora il funzionamento normale delle centrali non e' compromesso dalla siccita'''.
Tuttavia, secondo un rapporto dell'Osservatorio del nucleare, uno dei due reattori della centrale di Civaux (nell'ovest), di proprieta' dell'azienda elettrica Edf, e' stato disattivato proprio a causa delle scarse piogge e della conseguente diminuzione del livello del fiume da cui si rifornisce, la Vienne. ''Se l'aridita' continua – analizza Stephane Lhomme dell'Osservatorio – 44 dei 58 reattori situati in riva ai fiumi potrebbero essere bloccati con un rischio di black out elettrico per il Paese. Inoltre un incidente nucleare grave e' possibile: anche spento un reattore deve essere raffreddato e se il livello dell'acqua e' troppo basso per assicurare questo raffreddamento minimo potrebbe prodursi una fusione del cuore''.
''Il livello dell'acqua della Vienne e' in caduta libera – spiega l'Osservatorio – e a breve andra' sotto il livello minimo dei 10 metri cubi al secondo, limiti oltre il quale Edf e' tenuta a bloccare un reattore della centrale''.
''Non e' a causa della siccita' che e' stato disattivato il reattore di Civaux – obietta la direzione di Edf – si tratta di ottimizzare la domanda di consumo elettrico, per evitare un'eccedenza di energia''. Inoltre assicura l'Istituto della sicurezza nucleare (Irsn) ''anche in caso di grande caldo il raffreddamento del reattore potra' comunque venire assicurato con i generatori di vapore o, in casi estremi, portando l'acqua attraverso altri mezzi''.
''Tutte menzogne'', ribattono gli ecologisti del collettivo 'Uscire dal nucleare' e del partito verde Europe Ecologie, tra cui la deputata Eva Joly, candidata alle primarie ecologiste per l'elezione presidenziale, che denuncia la mancanza di trasparenza di Edf che ''non comunica e cifre del livello dell'acqua agli abitanti''.
''A Civaux – continua la Joly – si puo' vedere a occhio nudo la vulnerabilita' di questa centrale nucleare situata lungo la Vienne e colpita dalla siccita'''. ''L'argomento avanzato da Edf della sovrapproduzione non e' vero – ha detto il portavoce di Uscire dal nucleare, Jean-Pierre Minne – Con la siccita' il livello della Vienne e' sceso sotto il livello autorizzato''. Secondo lui ''ancora una volta Edf cerca di nascondere la verita' e di guadagnare tempo sperando che le piogge provvidenziali vengano a rigonfiare la Vienne'''.
La temperatura sul territorio della Francia negli ultimi tre mesi e' superiore di 2,6 gradi alla media di quelle rilevate negli ultimi decenni.
