Il gasdotto Nabucco sarà alimentato da gas fornito dall’Azerbaijan: il presidente della Commissione Ue José Manuel Durao Barroso e il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev hanno firmato oggi, 13 gennaio, a Baku una dichiarazione congiunta per il rifornimento di gas all’Europa.
L’Azerbaijan si è impegnato a rifornire ”sostanziali volumi di gas nel lungo periodo alla Ue”, mentre l’Europa provvederà ad assicurarne l’accesso al proprio mercato. La dichiarazione comune – è il commento soddisfatto di Bruxelles – ”è un passo importante per la realizzazione del corridoio sud per il gas e per la diversificazione dei rifornimenti energetici per l’Europa”.
Il corridoio Sud comprende una serie di progetti, tra cui l’ITGI, il gasdotto Turchia-Grecia-Italia a cui partecipa Edison, e il TAP, la pipeline transadriatica. Ma tra tutti il principale è il Nabucco, che dal 2014 punta a raccogliere il gas del Caucaso, dell’Asia centrale e dell’Iraq per poi portarlo fino in Austria, aggirando la Russia. Il progetto ha una capacità potenziale di 31 miliardi di metri cubi per anno attraverso un oleodotto di 3.300 km per alimentare il quale servono nuovi accordi di fornitura.
”L’accordo di oggi è un risultato decisivo, che assicura all’Europa un accesso diretto al gas del bacino del Caspio, rendendo possibile la realizzazione del Corridoio sud”, ha dichiarato Barroso. ”Questa nuova fornitura valorizzerà la sicurezza energetica dei consumatori e delle imprese europee”, ha aggiunto.
Molto soddisfatto anche il commissario Ue all’energia Günther Oettinger, secondo il quale, considerato che il gas importato aumenterà nei prossimi anni, l’Europa ”ha bisogno che nuovi paesi fornitori, tra cui in particolare l’Azerbaijan, si aggiungano ai partner tradizionali”.
Nella dichiarazione comune, l’Azerbaijan e la Commissione stabiliscono un obiettivo condiviso: Azerbaijan provvederà carburante sufficiente per rendere fattibile la creazione del Corridoio sud. Insieme, Europa e Azerbaijan provvederanno alle infrastrutture necessarie per portare le forniture ai mercati europei. Nei prossimi mesi, l’Azerbaijan prenderà decisioni ulteriori su quali gasdotti privilegiare rispetto a quelli previsti dal Corridoio sud.
La firma di oggi, 13 gennaio, è il primo impegno scritto che obbliga l’Azerbaijan a rifornire di gas l’Europa ed è il primo risultato concreto della missione all’est di Barroso e Oettinger che il 14 gennaio li porterà ad Asgabat, in Turkmenistan, dove sperano di convincere il presidente turkmeno Gurbanguly Berdimuhammedow ad aprire agli europei puntando su un prezzo superiore a quello russo e sulla volontà turkmena di diversificare il proprio pacchetto clienti. L’obiettivo della missione è di aprire i rubinetti del gas caucasico per diversificare i rifornimenti verso l’Europa e ridurre la dipendenza dalla Russia, che rifornisce il 40% delle importazioni europee, e quindi aumentare la sicurezza energetica degli europei.
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