ROMA – Le esportazioni di gas verso l’Italia da Mellitah, nel nord-ovest della Libia, sono state sospese da sabato, in seguito a scontri tra le milizie della zona. Lo ha riferito un funzionario della National Oil Corporation (Noc), confermando la decisione presa dall’Eni di sospendere per ragioni di sicurezza la produzione e l’esportazione di gas verso l’impianto siciliano di Gela.
“Le esportazioni di gas sono state completamente bloccate“, ha riferito Mustafa Sunalla, vicepresidente del NOC. Mellitah è una joint venture tra il Noc e Eni.
Le forze militari del governo libico si stanno dirigendo verso l’impianto sulla costa di Tripoli, hanno affermato alcuni funzionari, precisando che ci vorranno 48 ore per la ripresa delle esportazioni una volta che il sito verrà messo in sicurezza.
Nella tarda mattinata, comunque, è stato raggiunto un accordo tra le milizie libiche rivali protagoniste degli scontri a Mellitah: lo afferma il vice ministro della Difesa, Khalid Sharif, citato dall’agenzia di Stato Lana. Le milizie si sono ritirate, e l’esercito garantirà la sicurezza dell’impianto e dei lavoratori.
