La British Petroleum ha speso 300 milioni di dollari negli ultimi tre giorni per far fronte alla marea nera nel Golfo del Messico, arrivando per la prima volta a quota 100 milioni al giorno, per un totale di 2,65 miliardi di dollari. Lo annuncia la stessa Bp sul proprio sito web.
Nella cifra, precisa il comunicato del gigante petrolifero, sono comprese le operazioni per fermare la fuoriuscita di petrolio, quelle per ripulire le aree colpite, le spese per pagare i danni: circa 41.000 le richieste evase sino ad ora.
Nel complesso, prosegue la nota di Bp, sono 80.000 le richieste danni presentate fino ad oggi, la metà delle quali già pagate, per un valore di circa 128 milioni di dollari.
E’ ancora troppo presto, prosegue la nota, per quantificare i costi totali causati dalla marea nera. Intanto, continuano le operazioni di contenimento: il personale dispiegato nell’area è arrivato a 39.000 unità, coadiuvati da 5.000 battelli e 110 aerei. Ad oggi, prosegue Bp, sono stati recuperati circa 652.000 barili di greggio. Con 275 incendi controllati, altri 238.000 barili sono stati rimossi dalla superficie del mare.