Nucleare: esperto, folle dopo centrali perdere pure le conoscenze

TRIESTE, 4 SET – Perdere le conoscenze sul nucleare, dopo aver rinunciato alle centrali, sarebbe 'un suicidio'. Ne e' convinto Claudio Tuniz, del Centro Internazionale di Fisica teorica 'Abdus Salam' di Trieste, che sta per ospitare una scuola organizzata dall'Aiea sul tema del 'management delle conoscenze sul nucleare'.

"Con il referendum non abbiamo detto di non fare ricerca, e sarebbe veramente un suicidio perdere la conoscenza sul nucleare che abbiamo accumulato negli anni, perche' ci serve ancora – spiega Tuniz – ad esempio per il decommissioning delle vecchie centrali, ma anche per tutte quelle applicazioni, dalla medicina alla ricerca, che ancora hanno bisogno dell'atomo. Noi viviamo in un mondo radioattivo, e non possiamo perdere gli strumenti per controllarlo. Inoltre sarebbe folle non partecipare alla ricerca sulla quarta generazione di centrali".

Il centro del capoluogo giuliano ospita ogni anno una decina di scuole dedicate al nucleare in partnership con l'agenzia viennese. Anche in questo caso la scuola, che si terra' dal 5 al 9 settembre, vedra' la partecipazione di docenti da tutto il mondo, cosi' come gli studenti, che in prevalenza vengono dai paesi in via di sviluppo: "In questi paesi ci sono 1,3 miliardi di persone ancora senza elettricita' – spiega l'esperto – per questo c'e' un grande interesse nel nucleare. In occidente probabilmente riusciremo a farne a meno in un prossimo futuro, ma in questi paesi, in Africa come in Asia, e' un'opzione che gia' in 3-4 anni qualcuno adottera'. Per questo e' importante insegnare come si formano e si mantengono le conoscenze".

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Lorenzo Briotti