VENEZIA, 26 LUG – La centrale Enel di Porto Tolle tornera' a funzionare producendo energia attraverso l'impiego del carbone. Dall'enorme ciminiera alta 250 metri i fumi riprenderanno a uscire perche' oggi il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato la modifica dell'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po, inserendo nel testo proprio la possibilita' dell'utilizzo a carbone al posto di olio combustibile che ne permetteva in precedenza il funzionamento.
L'assenza di questo particolare aveva determinato la bocciatura del progetto di riconversione da parte del Consiglio di Stato che a maggio scorso aveva accolto un ricorso degli ambientalisti: una decisione che aveva sollevato polemiche e proteste politiche e sindacali, perche' il progetto di riconversione da 2,5 milioni di euro per una durata di cinque anni e' pronto a dare lavoro a 3.500 persone per poi occuparne stabilmente 800 all'interno dello stabilimento e 200 nell'indotto. Proprio i lavoratori di Porto Tolle, a sostegno del loro desiderio di tornare in centrale, avevano raccolto oltre 11mila firme.
L'attuale centrale verra' cosi' quasi interamente demolita per sostituire le quattro sezioni a olio in tre a carbone, con una diminuzione della produzione da 2.640 a 1.980 megawatt. Secondo i dati forniti da Enel, con il carbone e le nuove tecnologie la nuova centrale abbatterebbe dell'88% l'anidride solforosa, del 61% l'ossido di azoto, l'82% delle polveri sottili e il 26% dell'anidride carbonica, traguardo questo che farebbe rientrare l'impianto negli obiettivi comunitari.
''Spero ora che questo traguardo atteso – ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia – non divenga ora un'occasione di tensione tra i Veneti: comprendo le motivazioni di tutti ma sono soddisfatto che si sia sbloccata la situazione per migliaia di lavoratori. Era una partita che durava ormai da sei anni''.
Zaia aveva voluto essere presente, oggi, all'apertura dell'ultima giornata di dibattito in consiglio regionale sulla centrale. ''Sono presente oggi – aveva spiegato – non per fare la badante del Consiglio ma per esprimere la posizioni della Giunta in materia di energia'', chiedendo quindi di ritirare gli emendamenti e di votare il disegno di legge ''che modifica l'articolo 30 della legge istitutiva del parco del delta in modo da far ripartire i lavori per la riconversione della centrale''.
E il Consiglio non ha deluso Zaia: l'assemblea di palazzo Ferro Fini questa sera alla quinta seduta ha approvato a maggioranza il famoso disegno di legge. Hanno votato a favore Lega Nord, Pdl, Udc e Gruppo Misto. Astenuto il gruppo Pd, tranne il consigliere Azzalin che ha votato a favore. Contrari Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e Giuseppe Bortolussi del gruppo omonimo.