DOHA – Diversi accordi sono stati conclusi fra la Cina e il Qatar durante una visita del primo ministro cinese Wen Jiabao ieri nell'Emirato, di cui il piu' importante sembra essere quello firmato dalla Qatar Petroleum, Shell e la China National Petroleum Corp (CNPC) riguardante un progetto da 12,6 miliardi di dollari per una raffineria e un complesso petrolchimico nell'est della Cina. Il progetto prevede la realizzazione di una raffineria che arriverebbe a produrre 400.000 barili al giorno, e di un complesso da 1,2 milioni di tonnellate di etilene all'anno.
L'accordo arriva mentre si intensificano le iniziative occidentali per un embargo petrolifero all'Iran, che attualmente fornisce l'11% dell'import energetico cinese e che potrebbe essere sostituito con partner del Golfo. Nonostante la crescita economica della Cina abbia registrato un rallentamento, fermandosi all'8,9% nel 2011 da un 10,4% del 2010, il gigante asiatico rimane il secondo maggior consumatore di energia al mondo.
Nel 2010 la Cina aveva una capacita' di raffinazione di 10 milioni di barili al giorno e si attende un incremento di 3,7 milioni di barili al giorno tra il 2011 e il 2015, ragione per cui il supporto del colosso del gas qatarino sembra fondamentale.
Tra gli altri accordi conclusi in Qatar durante la visita del premier cinese vi e' l'istituzione di un comitato misto e un'intesa per la lotta alla desertificazione e la protezione degli animali. Accordi che rendono ancora piu' interdipendenti le due economie, stringendo i legami politici e commerciali fra l'Emirato e la Cina.