ROMA, 11 APR – I decreti messi a punto dal governo per rivedere gli incentivi alle rinnovabili preoccupano le industrie fotovoltaiche italiane aderenti al Comitato Ifi, che rappresentano – si legge in una nota – oltre l'80% della produzione nazionale.
"In assenza di un testo ufficiale del Decreto Interministeriale sul V Conto Energia – afferma il presidente dell' Ifi, Alessandro Cremonesi – sembra ci siano tutti gli ingredienti per cancellare l'industria nazionale fotovoltaica dal panorama economico, produttivo ed occupazionale del Paese". "Senza l'inserimento di un Premio Made in Europe – prosegue Cremonesi – l'industria nazionale ed europea ha il destino segnato".
L'Ifi ricorda il recente fallimento di una storica fabbrica tedesca di celle fotovoltaiche, Q Cells, seguita a distanza di soli pochi mesi a quella di un altro importante colosso tedesco, Solon AG; ''entrambi – osserva Cremonesi – schiacciati dal dumping cinese che ha costretto le aziende a praticare prezzi con marginalita' minima e, quindi, insostenibile nel tempo''. "Sono oramai due anni che siamo schiacciati dal dumping cinese – continua Cremonesi – e i 500 milioni stanziati dal Governo e intesi come i prossimi incentivi a disposizione del V Conto Energia, saranno pagati dalle famiglie italiane, ma andranno tutti a gonfiare i ricavi delle industrie cinesi''.