Scozia e risorse rinnovabili: via libera alla più grande centrale elettrica che sfrutta l’energia delle maree

ROMA – Il governo scozzese lo scorso 17 marzo ha approvato il progetto della più grande centrale elettrica che produrrà energia dalle maree: la Scottish Power Renewables (Spr) installerà sul fondo marino nello stretto di Islay, in Scozia, 10 turbine da 1 megawatt, realizzando così un impianto da 10 megawatt che fornirà energia a 10 mila abitazioni.

L’investimento di 45,5 milioni di euro che la Scozia si inserisce in una politica di energie rinnovabili che i governi stanno attuando ora che le riserve di petrolio e gas nel mare del Nord cominciano ad esaurirsi. Già da sei anni in Norvegia sono in azione turbine simili, ed entro la fine dell’anno saranno posizionate anche nei fondali vicino le isole Orcadi, ma l’attivazione della centrale non sarà possibile prima del 2013.

Lo stretto di Islay è stato scelto non solo per la potenza delle maree, i cui flussi raggiungono velocità di 11,4 chilometri all’ora, ma anche perché non soggetto né a forti onde né a forti tempeste, che potrebbero danneggiare l’impianto, e poiché sull’isola esiste già una rete elettrica sviluppata. Inoltre la Scozia rappresenta il luogo ideale per sfruttare l’energia associata alle maree, tanto che il ministro delle Finanza scozzese John Swinney ha sottolineato come la sua regione raggiunga un quarto di tutto il potenziale europeo, ed il progetto che sarà sviluppato ad Islay offrirà non solo energia pulita, ma anche la possibilità di migliorare la tecnologia impiegata nelle risorse rinnovabili.

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