ROMA – Dopo la certificazione dell’ idroelettrico che garantisce il rispetto dei fiumi e dell’ ambiente per produrre energia in modo piu’ sostenibile, si completa l’iter di WindMade (fatto con il vento) la nuova eco-certificazione per i prodotti che sono stati realizzati utilizzando prevalentemente energia da fonte rinnovabile e dall’ energia eolica in particolare.
La procedura di certificazione ha adottato le norme tecniche che stabiliscono criteri e requisiti necessari a fregiarsi del marchio. WindMade mette in condizione i soggetti interessati di valutare e comunicare in maniera trasparente i volumi di energia innovabile consumata nel proprio bilancio elettrico.
Si tratta di un sistema di valutazione e contabilita’ che ha gia’ ottenuto il pieno appoggio di testimonial autorevoli: Wwf, Vestas Wind Systems, il Global Wind Energy Council (Gwec), il gruppo Lego, Bloomberg e PricewaterhouseCoopers, aziende e organizzazioni che lo ritengono in linea con li loro obiettivi di promozione della sostenibilita’ e della responsabilita’ aziendale.
Gli standard stabiliscono i requisiti per l’uso del marchio WindMade impegnando le imprese ad integrare nel loro consumo elettrico almeno un 25 per cento di energia eolica, percentuale che verra’ riportata sull’etichetta.
Si tratta di una quota che puo’ essere acquisita tramite una societa’ produttrice, o mediante un contratto di acquisto per l’ energia a lungo termine o l’acquisizione di certificati REC approvati dal WindMade. L’intento e’ anche quello di valorizzare l’impegno delle aziende che utilizzano il marchio perche’ contribuiscano a maggiori investimenti nelle fonti rinnovabili incrementando l’energia pulita.
