VENEZIA, 14 GIU – Ribadendo che ''la Lega aveva dato piena liberta' di coscienza'' e che ''in tempi non sospetti avevo detto che avrei votato quattro si''', il presidente del Veneto, Luca Zaia, e' tornato a commentare il referendum contro il nucleare.
''Pensando al programma tedesco mirato al 2020, sul programma nucleare arriviamo da buoni ultimi. Noi siamo per una produzione democratica di energia, per raggiungere nel 2020 l'obiettivo della produzione all'ottanta per cento da fonti rinnovabili entro il 2020 e non pensiamo che sia un'utopia pensare che le energie possano derivare solo da fonti rinnovabili''. Zaia ha quindi ricordato l'esempio del Veneto.
''Da noi, gia' il 31% dei 15.000 gigawatt prodotti proviene da fonti rinnovabili, con trentamila impianti fotovoltaici oltre a quelli a biomasse e idroelettrici. E poi non dimentichiamo che, per coprire il cento per cento del fabbisogno mondiale con energia nucleare, andrebbe costruita una centrale ogni dieci giorni per i prossimi sessant'anni, visto che le 439 centrali nucleari mondiali coprono il cinque per cento del fabbisogno. Per di piu', si dice che, tra il 2025 e il 2030, le scorte di uranio finiranno''.
